LA METAFISICA

oltre il visibile

Nata in opposizione alle avanguardie, la Metafisica sostiene la necessità di un ritorno alla tradizione e indaga il significato “metafisico” della realtà, cioè quello più profondo e indecifrabile.

Ambienti magici e silenziosi

È ciò che va oltre l’apparenza a essere al centro della pittura metafisica. Le opere di questa corrente non raffigurano infatti il mondo vero, ma ciò che di misterioso si nasconde dietro le cose quotidiane.

Il linguaggio usato è chiaro, limpido e definito; gli ambienti sono magici e silenziosi, totalmente privi di movimento.

Il mistero avvolge ogni opera: gli oggetti vengono accostati in maniera insolita e diventano la chiave per risolvere un enigma o infittirlo.

LE ATMOSFERE SOSPESE DI DE CHIRICO

Nato in Grecia da famiglia italiana, Giorgio de Chirico (Volo, Grecia, 1888 - Roma, 1978) è considerato il padre della Metafisica.

Convinto sostenitore di una pittura che deve mostrare la vera essenza del mondo, De Chirico dà vita a immagini che, apparentemente, rappresentano con minuzia la realtà, ma che, di fatto, spingono l’osservatore a pensare e andare oltre le apparenze.

 Le muse inquietanti, la sua opera più significativa, è ambientata in una città deserta, identificabile con Ferrara per la presenza del Castello Estense sullo sfondo.

In primo piano si ergono silenziose e immobili due strane figure, una in piedi e l’altra seduta: simili a statue classiche, le muse di De Chirico sono manichini che proiettano lunghe ombre sulla piazza, suggerendo un senso di inquietudine e di attesa.

Le ciminiere sullo sfondo sono spente; tutto è fermo e bloccato, quasi in attesa che qualcosa accada. In questo luogo di immaginazione non abitano esseri umani, ma pupazzi (o statue), e noi spettatori ci chiediamo che cosa sia vero e che cosa invece non lo sia.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi