FRIDA KAHLO

QUEL REGALO DI TELE E PENNELLI

Nata in un sobborgo di Città del Messico da una famiglia di origini europee, Frida Kahlo ha un’indole indipendente e forte, e si appassiona presto alla politica tanto da definirsi “figlia” della Rivoluzione messicana del 1910.

All’età di quindici anni la sua vita viene stravolta da un gravissimo incidente. Inizia per lei un calvario di operazioni, immobilità forzata e fortissimi dolori.

Durante la convalescenza i genitori le regalano pennelli e tele e lei inizia a raccontare le proprie ferite e le proprie emozioni attraverso degli autoritratti.

Una volta guarita, conosce Diego Rivera (Guanajuato, Messico, 1886 - Città del Messico, 1957), pittore muralista tra i più importanti del tempo, che sposa nel 1929.

Con lui Frida Kahlo ha per tutta la vita un rapporto passionale e molto tormentato.

L’artista non smette mai di dipingere e ottiene grandissimo successo, ma le sue condizioni di salute si aggravano e, dopo molti interventi, muore ancora giovane nella sua città.

L’ARTE COME SFOGO al DOLORE

Il tema della sofferenza è alla base di molte opere di Frida Kahlo. In ▶ Senza speranza, dipinto in un momento in cui l’artista è costretta all’immobilità e all’alimentazione forzata, raffigura sé stessa nuda a letto, in un surreale paesaggio messicano, arido e brullo sotto il sole caldo. Sopra di lei è rappresentato un grosso imbuto pieno di carne, pesce, verdure e altri elementi strani, come il teschio che porta il suo nome sulla fronte. L’oggetto è spaventoso, tanto grande da dover essere sorretto da una robusta scala.

È un incubo a occhi aperti quello della Kahlo, dipinto con quei caratteri semplici e d’impatto che contraddistinguono molti suoi lavori.