IL FUTURISMO

GIACOMO BALLA

(1871-1958)

il movimento e gli effetti di luce

Tra i massimi esponenti del Futurismo italiano e artista originalissimo, Balla si cimenta con ogni tipo di arte: dalla pittura al cinema, dalla musica all’arredamento.

L’AMORE PER LE ARTI

Torinese di nascita, Giacomo Balla dimostra grande estro artistico fin dalla prima infanzia: ancora bambino, inizia a studiare violino per poi abbandonarlo e scegliere la pittura. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti, Balla lascia per sempre la sua città natale per trasferirsi a Roma, dove rimane tutta la vita.

IN CORSA... COL FUTURISMO

Nella capitale, l’incontro e l’amicizia con alcuni esponenti del Futurismo italiano, tra cui Boccioni (p. 455), lo portano a diventare uno dei più attivi sostenitori della nuova poetica e a sperimentare la rappresentazione del movimento in atto.

È quanto avviene nella  Bambina che corre sul balcone, una tela che raffigura, come indica il titolo stesso, la corsa di una ragazzina su un terrazzo, visibile nella struttura regolare della ringhiera.

Il soggetto è semplice, ma la tecnica per rendere il movimento è assolutamente innovativa.

Balla scompone la corsa della figura in una serie di immagini in sequenza, come in una pellicola cinematografica. Ogni parte del corpo, resa con piccole pennellate intrise di colore e di luce, è rappresentata dunque più volte con lievi variazioni corrispondenti allo spostamento della bambina.

Il risultato è sorprendente: si riconosce immediatamente il profilo della ragazzina, con il suo stivaletto nero e il vestito blu, e, allo stesso tempo, la sua allegra corsa!

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi