L’ART NOUVEAU

ANTONI GAUDÍ

(1852-1926)

architetto del Modernismo

Artista geniale, Gaudí dà vita a un linguaggio architettonico molto personale, in cui la tradizione si unisce alla ricchezza decorativa e alla sperimentazione di materiali e di forme.

L’ARCHITETTO DI BARCELLONA

Sin da giovane Gaudí aiuta il padre e il nonno, artigiani, nell’attività di famiglia. Nel 1870 inizia a seguire i corsi presso la scuola di Architettura di Barcellona e si avvicina al Modernismo, versione catalana dell’Art Nouveau volta a un originale recupero delle arti applicate.

L’incontro con il conte Güell, il suo più grande mecenate, segna il successo di Gaudí come architetto di dimore e palazzi privati che cambiano il volto di Barcellona.

UN LINGUAGGIO RICCO DI FANTASIA

Per la famiglia di un noto industriale, Gaudí realizza  Casa Batlló. A catturare l’attenzione è la facciata movimentata, percorsa da linee ondulate: Gaudí, infatti, pensa che la linea retta è degli uomini, mentre quella curva, tipica della natura, è di Dio.

Colpiscono anche i colori, ottenuti accostando materiali diversi (pietra, ceramica e vetro).

Gli elementi decorativi sono vari e originali: ai primi piani i bow-window (i balconi chiusi e aggettanti, tipici dell’architettura art nouveau) sono divisi da colonnine che sembrano ossa; le ringhiere in ferro dei balconi dei piani superiori, invece, sono simili a maschere di carnevale; mentre il tetto è rivestito da scintillanti coppi colorati, che richiamano le squame di un drago. La copertura è interrotta da una torretta con in cima un pennacchio sormontato da una croce, che ricorda l’elsa di una spada.

Gaudí, senza rinunciare alla funzionalità (grande attenzione è posta alla luminosità e all’aerazione degli interni) adotta qui ricche soluzioni decorative e dà la stessa dignità ad architettura e arti applicate.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi