L’ART NOUVEAU

ART NOUVEAU E SECESSIONE VIENNESE

il rinnovamento dell’arte

A fine Ottocento in diverse città europee, giovani artisti riuniti in gruppi fondano movimenti che si oppongono all’arte tradizionale e alle accademie.

UN MOVIMENTO INTERNAZIONALE

Le innovazioni tecniche dovute all’industrializzazione e il potere economico acquisito dalla borghesia portano a fine Ottocento alla diffusione in Europa di un nuovo stile, l’Art Nouveau, che interessa principalmente l’architettura e le arti applicate, cioè la decorazione degli oggetti d’uso quotidiano.

Ne è un esempio la  Lampada disegnata da Tiffany, che possiamo considerare un vero e proprio oggetto di design dal momento che unisce il bello (l’accostamento dei colori, l’uso di motivi floreali e a ragnatela) all’utile (la funzione pratica dell’oggetto).

L’Art Nouveau assume nomi e caratteristiche diversi nei vari Paesi, ma è accomunata ovunque dal largo impiego di ferro, vetro, ghisa e acciaio; dalla valorizzazione del lavoro artigianale; dalla ricerca dell’eleganza nella decorazione, spesso ispirata alla natura e ottenuta con linee curve e sinuose e con l’impiego di materiali preziosi.

Il simbolo delLa Secessione Viennese

In Austria, l’Art Nouveau è interpretata dalla Secessione viennese, che già nel nome denuncia la volontà di distacco, di separazione dall’arte ufficiale. Per le riunioni e le mostre del nuovo movimento, Joseph Maria Olbrich (Troppau, Repubblica Ceca, 1867 - Düsseldorf, Germania, 1908) progetta il  Padiglione della Secessione, un edificio di impianto simmetrico e dalle forme rigorose ed essenziali.

La facciata principale è priva di finestre, con due massicci corpi laterali sporgenti rispetto al portale d’accesso.

Una semplice cornice corona la muratura che, con il suo colore bianco, contrasta con lo splendore dorato del fregio sopra l’ingresso e della copertura, un’elegante cupola traforata ottenuta dall’intreccio di foglie d’oro.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi