L’IMPRESSIONISMO

BERTHE MORISOT

(1841-1895)

il racconto della vita domestica

Allieva e modella di Manet, la Morisot è tra i fondatori dell’Impressionismo. Con la sua arte sfida il linguaggio accademico e sperimenta una pittura moderna.

UNA PITTRICE D’AVANGUARDIA

Nata nella Francia centrale da una famiglia altoborghese e nipote del pittore Jean-Honoré Fragonard (Grasse, Francia, 1732 - Parigi, 1806), Berthe Morisot viene educata con le sorelle alla musica e alle arti. Si forma frequentando gli atelier di diversi artisti e si esercita copiando i grandi capolavori del Louvre e dipingendo en plein air.

Decisivo è l’incontro nel 1864 con Édouard Manet, di cui sposerà il fratello Eugène. Con l’aiuto del marito, trasforma la sua casa in un vivace luogo di ritrovo per i pittori e gli intellettuali del tempo. Partecipa ai Salon parigini, ma fa anche parte dei fondatori del gruppo impressionista, insieme ai quali espone fin dalla prima mostra del 1874.

Condivide con i colleghi l’interesse per la rappresentazione di temi della modernità, lo studio degli effetti luministici e l’uso di pennellate energiche e veloci.

Nelle sue opere dà voce all’intimità della vita familiare, agli svaghi del mondo borghese e al lavoro domestico delle donne.

LA RAPPRESENTAZIONE DEGLI AFFETTI

Nel 1872 l’artista dipinge  La culla, in cui ritrae la sorella Edma che, da poco diventata mamma, sorveglia con tenerezza la figlioletta che dorme. La donna tira a sé, per chiuderlo, il velo che avvolge la culla, la cui trasparenza lascia intravedere la bimba che si è addormentata con un braccio piegato vicino alla testa. Morisot cattura un momento fuggevole di quotidianità domestica e la tenerezza di un gesto d’affetto. L’intima relazione tra madre e figlia è sottolineata dall’immaginaria linea diagonale che parte dallo sguardo della donna, velato dalla stanchezza, prosegue lungo il braccio con cui si sorregge il volto e termina negli occhi chiusi della bimba. Lo stesso andamento è ripreso dal movimento della tenda che si apre alle loro spalle. Il dipinto è costruito su un sapiente equilibrio cromatico: il candore del velo, interrotto solo da alcuni tocchi rosati, è ripreso dal bianco del tendaggio contro il quale si staglia Edma, che indossa un elegante abito blu a righe scure, richiamate dal colore dello sfondo.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi