IL REALISMO

uno sguardo lucido sulla realtà

Lontani dalla tradizione accademica e dal sentimentalismo romantico, gli artisti del Realismo raccontano con verità la vita di ogni giorno e l’attività di contadini e semplici lavoratori.

L’arte espressione di una nuova realtà sociale

Le profonde trasformazioni dovute allo sviluppo dell’economia industriale generano evidenti contrasti tra la ricchezza di pochi e la povertà delle masse. È proprio quest’ultima a colpire la sensibilità di alcuni pittori francesi, che a metà dell’Ottocento iniziano a rappresentare in maniera oggettiva la fatica e la condizione dei più umili: è la nascita del Realismo.

Intanto, nel 1848 vede la luce il Manifesto del Partito Comunista, opera che rilegge la Storia alla luce della lotta tra le classi sociali e promuove i diritti dei lavoratori. Nello stesso anno scoppiano anche diversi moti rivoluzionari popolari nel nome della democrazia e della libertà. Un tale fermento politico porta a esaltare il valore sociale dell’arte, chiamata ora a trattare temi vicini al popolo e al suo sentire.

UNA SCENA RACCONTATA SENZA FILTRI

La difficile realtà dei lavoratori è denunciata negli  Spaccapietre di Gustave Courbet.

Contro una montagna brulla e quasi completamente in ombra si stagliano due uomini, raffigurati a grandezza naturale, investiti dalla luce del sole. Entrambi sono immersi nel proprio lavoro: rappresentati l’uno di profilo e l’altro di spalle, i due non coinvolgono l’osservatore cercandone lo sguardo.

L’uomo, sulla destra, è inginocchiato a terra e sta per vibrare un colpo con un grosso martello; ha la pelle abbronzata e si ripara dal sole con un ampio cappello di paglia. Ai piedi ha degli zoccoli usurati, che lasciano intravedere un calzino bucato.

Il ragazzo alla sinistra trasporta con fatica una cesta già piena di pietre. Ha le scarpe impolverate, la camicia strappata sulla schiena e i calzoni lacerati in più punti. Intorno sono abbandonati attrezzi e una pentola con il loro pasto. La predominanza dei toni bruni sembra quasi sottolineare la miseria della loro vita.

La composizione è innovativa: la linea dell’orizzonte è assente, le figure non sono disposte in maniera simmetrica e al centro c’è uno spazio vuoto.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi