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In breve...

L’ARCHITETTURA DEL PRIMO SETTECENTO

Nella prima metà del Settecento nasce, sulla scia del Barocco, il Rococò, uno stile che si contraddistingue per l’eleganza, la raffinatezza e il carattere decorativo, e che, in architettura, si caratterizza per la leggerezza compositiva e la luminosità.

Ne è un esempio la Reggia di Caserta progettata da Luigi Vanvitelli. Sfarzo e maestosità si ritrovano sia negli ambienti interni, sia nei giardini animati da scenografici giochi d’acqua, cascate e gruppi scultorei.

TRA ROCOCÒ E VEDUTISMO

Nel Settecento la città di Venezia è nota per la sua atmosfera festosa e di divertimento e conosce un’ultima grande stagione culturale.

Giambattista Tiepolo è interprete di questo mondo e delle declinazioni che assume in laguna il Rococò: le sue composizioni sono luminose e vivaci, ostentano lusso e raffinatezza e rivelano il gusto per l’effetto teatrale e la finzione.

Lo stesso amore per una pittura ariosa e i toni luminosi si ritrova anche nei ritratti a pastello di Rosalba Carriera.

Viaggiatori da tutto il mondo arrivano per ammirare il fascino di Venezia, immortalata nelle perfette vedute di Canaletto, riprodotte con l’aiuto della camera ottica.

IL NEOCLASSICISMO

Intorno alla metà del secolo, grazie anche all’impulso dato dalle scoperte archeologiche e dagli scavi di Pompei ed Ercolano, si assiste a un rinnovato e mutato interesse per l’arte antica.

Si guarda alla classicità non solo per la sua perfezione estetica ma anche per i valori civili: è la nascita del Neoclassicismo.

In scultura, i corpi perfettamente levigati delle statue di Canova trasmettono un ideale di bellezza e purezza che sempre si accompagna alla ricerca della grazia.

In Francia il Neoclassicismo vede come protagonisti Jacques-Louis David, con le sue tele ispirate a fatti storici o avvenimenti a lui contemporanei, che trasmettono gli ideali dell’eroismo e della fermezza morale, e Jean-Auguste-Dominique Ingres, pittore influenzato dall’arte classica così come dal Rinascimento maturo.

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