IL RINASCIMENTO MATURO

L’ARTE D’OLTRALPE

tra allegorie e scene di genere

Paesaggi inquietanti e creature fantastiche animano le pitture fiamminghe del Cinquecento, ricchissime di dettagli e di elementi misteriosi.

LO STILE VISIONARIO DI BOSCH

Il primo singolare artista del Cinquecento fiammingo è Hieronymus Bosch (‘s-Hertogenbosch, Paesi Bassi, 1453-1516). Sappiamo che da giovane viaggia molto tra Anversa e Bruxelles e che, grazie al matrimonio con una donna di famiglia agiata, riesce a dedicarsi alla pittura, senza alcuna preoccupazione economica.

Uno dei suoi più famosi capolavori è il  Trittico del Giardino delle Delizie, un’opera complessa dove l’artista affronta i temi della lotta tra il Bene e il Male e del terribile destino che tocca ai peccatori.

Nel pannello a sinistra è raffigurato il Paradiso terrestre al cui centro, nella parte inferiore, si trovano Dio, Adamo ed Eva.

Nella sezione centrale è il Giardino delle Delizie, un paesaggio immaginario, ricco di enormi frutti, dove si muove una folla di uomini, donne e strani animali.

Nel pannello di destra è l’Inferno: qui, in una terra bruciata dove emergono soltanto giganteschi oggetti e mostri, i peccatori sono torturati da orribili demoni.

L’attenzione data dal pittore a ogni minimo dettaglio, raccontato con grande precisione, è tipica dell’arte fiamminga (p. 242).

 pagina 293 

IL RACCONTO DEL QUOTIDIANO DI BRUEGEL IL VECCHIO

Nato nelle Fiandre, Pieter Bruegel il Vecchio (Breda, Paesi Bassi, 1525 ca. - Bruxelles, 1569) compie gli studi di formazione nella città natale, lasciandola intorno alla metà del secolo per un viaggio in Italia, dove firma il suo primo dipinto. Tornato in patria e stabilitosi ad Anversa, ottiene presto grande fama presso collezionisti e mecenati che apprezzano i suoi dipinti divertenti e caricaturali.

Con Bruegel si hanno le prime rappresentazioni di scene di genere, ovvero scene che ritraggono momenti di vita quotidiana.

Nel dipinto  Giochi di fanciulli, il racconto si svolge al centro di una città vista dall’alto che si stende lungo un fiume. La piazza e le strade brulicano di bambini impegnati nei giochi più svariati, descritti con grande accuratezza. Si contano addirittura 80 giochi e molti sono ancora esistenti! In primo piano, per esempio, alcuni ragazzi fanno correre grossi cerchi, altri camminano sui trampoli, altri ancora inscenano tornei di cavalieri o sbeffeggiano in modo irriverente ciechi e mendicanti. Ma guarda con attenzione: i volti di questi ragazzi, che sembrano adulti, non sono affatto felici, anzi sono piuttosto annoiati. Probabilmente Bruegel voleva mettere in ridicolo le abitudini frivole della società a lui contemporanea.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi