IL RACCONTO DELLE EMOZIONI
Il ▶ Funerale di san Francesco, realizzato da Giotto nella Cappella Bardi della Chiesa di Santa Croce a Firenze, descrive la morte del santo e l’ascesa della sua anima in Paradiso.
Intorno al corpo di Francesco, poggiato su un tavolo al centro, sono ritratti i suoi compagni, ognuno con un’espressione di dolore diversa: alcuni piangono silenziosamente con la testa abbassata, altri gridano alzando le mani al cielo, altri ancora gli baciano affranti le mani e i piedi.
Nei volti, negli sguardi e nelle posture dei frati si percepisce l’emozione dolorosa della perdita di una persona cara. Ed è proprio questa raffigurazione così “umana” del divino la vera forza del nuovo linguaggio di Giotto.
Questo modo di raccontare le emozioni è fortemente voluto anche dai nuovi ordini religiosi, francescani e domenicani, che vogliono far sentire Cristo e i santi più “vicini” ai fedeli, per coinvolgerli maggiormente.
Da qui anche la scelta della tecnica dell’affresco che permette di “istruire” i tanti analfabeti dell’epoca attraverso le grandi storie che decorano le pareti delle chiese.