Seduta davanti alla finestra, Zelda si gode i raggi del sole, quando i ragazzi entrano in libreria.
«Che stai facendo, Zelda?», chiede Mia, avvicinandosi al tavolino.
«È un puzzle 3D della Sainte-Chapelle… complicatissimo! Un’amica di ritorno da Parigi me lo ha portato in regalo, ma io sono una frana, non riesco a finirlo», risponde Zelda affranta.
«Se ci fai vedere com’è l’originale, forse possiamo aiutarti…», propone Mia, già seduta e intenta a osservare i pezzi.
«Con piacere!», esclama Zelda e mostra le foto che ha sul tavolo. Poi inizia a spiegare ai ragazzi di che cosa si tratta: «La SAINTE-CHAPELLE è una delle architetture più spettacolari del Gotico, uno stile nato in Francia agli inizi del XII secolo».
Il GOTICO sembra molto diverso dal Romanico…
«Hai detto bene, Leo! Le chiese gotiche si riconoscono per il forte slancio verticale. L’arco a tutto sesto, usato nelle chiese romaniche, viene sostituito dall’arco a sesto acuto e al posto delle pesanti mura precedenti, si preferiscono strutture leggere, coperte di grandi vetrate colorate», dice Zelda, sempre ispirata.
«E perché così tanti cambiamenti rispetto al Romanico?», domanda Mia.
«Forse perché l’arte, in fin dei conti, è frutto del proprio tempo. Allora in Europa erano nate le prime grandi monarchie e ognuna voleva essere predominante. Francia e Inghilterra, ad esempio, combatterono per quasi un secolo l’una contro l’altra, in un conflitto che proprio per questo si chiama Guerra dei Cent’anni.