L’ARCHITETTURA ROMANICA

IL MONASTERO

centro di preghiera e di cultura

I monasteri sono grandi complessi di edifici dove i monaci vivono in comunità, dedicandosi alla preghiera e al lavoro.

Una cittadella religiosa

Dopo l’anno Mille i monasteri, già diffusi in precedenza, diventano sempre più importanti: non sono solo luoghi di preghiera, ma anche centri di sviluppo economico e culturale, e punto di riferimento per le popolazioni circostanti. Alla guida dei monaci c’è un padre spirituale, l’abate, da cui deriva il termine “abbazia”, un particolare tipo di monastero.

Oltre alla chiesa e agli alloggi dei monaci (celle), i monasteri hanno anche locali per le attività agricole, come il granaio o il frantoio, le officine dove si lavorano i metalli e le abitazioni per i contadini. Di conseguenza diventano anche luoghi di commercio e di scambio.

I monasteri svolgono anche un’importante funzione sociale, soccorrendo poveri, pellegrini e malati: per questo non mancano mai i locali adibiti a farmacia, infermeria e foresteria per gli ospiti.

Grande è anche l’importanza culturale di questi centri, poiché ospitano biblioteche e scriptoria, cioè i locali dove si copiano i testi sacri e gli antichi codici greci e latini, molti dei quali sono giunti fino a noi soltanto grazie al paziente lavoro di trascrizione dei monaci copisti, chiamati amanuensi. Infatti, prima dell’invenzione della stampa, che risale alla metà del XV secolo, l’unico modo per riprodurre un libro è trascriverlo a mano.

Storie della Storia dell’arte - volume B
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Dalle origini a oggi