LA PITTURA ROMANA

I QUATTRO STILI “POMPEIANI”

vedute architettoniche e poetici giardini

La pittura romana si distingue in quattro stili chiamati “pompeiani” perché individuati sulla base dei ritrovamenti archeologici a Pompei, città campana travolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

primo stile (200 a.C.-100 a.C.)

Il Primo stile, chiamato anche “strutturale” o “a incrostazioni”, è ispirato alla cultura ellenistica. Presenta una pittura per fasce sovrapposte: in basso uno zoccolo di colore giallo e sopra riquadri dipinti che imitano lastre di marmo, granito o alabastro.

Conclude le fasce dipinte una cornice a rilievo in stucco. La  Casa di Sallustio, a Pompei, ospita esempi di Primo stile.

secondo stile (100 a.C.-30 a.C.)

Il Secondo stile è caratterizzato da rappresentazioni che imitano elementi architettonici e scenari teatrali, e per questo è detto anche “architettonico”. Podi, finti colonnati, porte ed edicole sono dipinti in primo piano, mentre alle loro spalle si aprono vedute prospettiche, a volte popolate da uomini o animali. La  Villa dei Misteri, il cui nome deriva dalle scene di culto rappresentate in una sala ( p. 93), conserva splendide decorazioni parietali con movimentate raffigurazioni di architetture.

terzo stile (30 a.C.-50 d.C.)

Durante il regno di Augusto, si sviluppa una nuova moda in campo pittorico, che porta alla diffusione del Terzo stile detto “ornamentale”, caratterizzato da grande raffinatezza. Gli elementi architettonici illusionistici diminuiscono e le pitture si arricchiscono di piccoli motivi decorativi, ispirati all’arte egizia. Alle pareti compaiono pannelli e quadri di soggetto mitologico, sacro o paesaggistico, dipinti direttamente sulla muratura, come avviene nella  Villa a Boscotrecase.

quarto stile (50 d.C.-79 d.C.)

Il Quarto stile della pittura pompeiana è eclettico, ossia riunisce elementi caratteristici degli stili precedenti. Si ritrova il gusto per le architetture scenografiche e per i quadri mitologici, spesso elaborazioni di pitture greche. Questo stile è detto anche delle “architetture fantastiche”, poiché le strutture illustrate sono pensate per suscitare meraviglia nell’osservatore.

La  Casa dei Vettii, a Pompei, ricostruita dopo il terremoto del 62 d.C. e pochi anni dopo sepolta dalle ceneri dell’eruzione, ha tutti gli ambienti decorati con pitture del Quarto stile.

Storie della Storia dell’arte - volume B
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Dalle origini a oggi