Ti racconto la Storia - volume 3

Vi era infine un altra corrente interventista: gli irredentisti , che volevano entrare in guerra a fianco dell Intesa per conquistare il Trentino e l Istria (con le città simbolo di Trento e Trieste), cioè le terre irredente , non liberate, considerate italiane ma ancora sotto il nemico austriaco. studio con metodo Organizzo le informazioni Completa la tabella indicando chi faceva parte dei due schieramenti. IL PATTO DI LONDRA E L ENTRATA IN GUERRA Il governo, comunque, aveva già fatto la sua scelta all insaputa dell opinione pubblica: il 26 aprile 1915, con il consenso del re, aveva segretamente firmato il Patto di Londra, secondo il quale l Italia sarebbe entrata in guerra a fianco dell Intesa entro un mese. In cambio del suo impegno, in caso di vittoria, l Italia avrebbe avuto alcuni territori sotto il dominio asburgico: il Trentino con la città di Trento, l Istria con Trieste e parte della Dalmazia, regione della penisola balcanica sulla costa adriatica. Dopo che il Parlamento ebbe approvato la concessione dei pieni poteri al governo, il 24 maggio 1915 l Italia dichiarò guerra all Austria; non alla Germania, con cui il governo sperava di mantenere qualche rapporto. Quasi 6 milioni di uomini furono chiamati alle armi durante il conflitto; di questi, 2 600 000 erano contadini, inquadrati nella fanteria. Interventisti ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ Neutralisti ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ studio con metodo Comprendo IL FRONTE ITALO-AUSTRIACO E LA GUERRA BIANCA Il fronte tra l esercito italiano e quello austro-ungarico si estendeva per 600 chilometri dal Trentino all altopiano del Carso; comprendeva la catena delle Dolomiti, in alta montagna, dove i soldati trascinarono animali, materiali, armi e scavarono nel ghiaccio e nella roccia trincee e gallerie. I combattimenti avvennero in condizioni ambientali difficilissime, e furono molti i soldati che morirono a causa del congelamento; questa guerra nella neve fu definita bianca o anche verticale , perché combattuta ad alta quota. Memorizzo 24 MAGGIO 1915 Entrata in guerra dell Italia Il fronte italiano Alto Adige Bolzano Carnia Trentino re Cado Tolmezzo Caporetto Trento Feltre Rovereto Asiago Pordenone ve o Pia ent Monte Grappa Udine iam Pasubio Friuli Vittorio Veneto Sabotino Gorizia l Tag LE DODICI BATTAGLIE SULL ISONZO Anche l Italia e l Austria-Ungheria combatterono una guerra di posizione. Il piano del generale Luigi Cadorna, capo delle forze armate, consisteva in assalti ripetuti e frontali della fanteria, sugli altipiani del Carso e lungo il fiume Isonzo. Dal giugno 1915 al settembre 1917 si combatterono le 12 battaglie sull Isonzo, che fecero un altissimo numero di vittime, con risultati militari insignificanti. Nel maggio 1916 gli austriaci lanciarono un offensiva, definita Strafexpedition ( Spedizione punitiva ), contro l ex alleato accusato di tradimento, ma le truppe italiane riuscirono a contrattaccare, conquistando la cittadina di Gorizia in agosto. Dopo questa vittoria, sempre in agosto, il governo italiano dichiarò guerra anche alla Germania. Rispondi a voce. - Che cosa stabiliva il Patto di Londra? nzo Iso Car so Treviso Lago di Garda Br en Verona Ad ige Trieste Padova ta Fronte dopo l avanzata italiana del 1915 Fronte dopo la Strafexpedition Strafexpedition (1916) Principali battaglie Venezia Istria Mare Adriatico CAPITOLO 5 La Prima guerra mondiale 131

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Dal Novecento a oggi