4. La guerra dell’Italia

4 La guerra dell Italia A FAVORE O CONTRO L ENTRATA IN GUERRA L Italia, legata a Germania e Austria-Ungheria nella Triplice Alleanza, non entrò in guerra nel 1914 perché era stata l Austria-Ungheria ad attaccare la Serbia, e il trattato prevedeva il sostegno agli alleati solo in caso di una guerra di difesa. Per quasi un anno in Italia si fronteggiarono nel mondo politico, nell opinione pubblica e sulla stampa due diversi orientamenti: quello neutralista, che voleva mantenere la neutralità dell Italia; quello interventista, che chiedeva invece l entrata in guerra contro l Austria e a fianco dell Intesa. VIDEO L Italia in guerra studio con metodo Comprendo Sottolinea nel testo il motivo per cui l Italia non entrò subito in guerra nel 1914. LO SCHIERAMENTO NEUTRALISTA Erano contrari all entrata in guerra il Partito socialista, i liberali che facevano capo a Giolitti, ormai anziano ma in grado di esercitare ancora una grande influenza sui parlamentari, e buona parte dei cattolici. I neutralisti erano la maggioranza nel paese, ed erano presenti in tutte le classi sociali; secondo loro la guerra non aveva motivazioni chiare e avrebbe portato il giovane Stato italiano, impreparato militarmente, ad affrontare sacrifici e difficoltà economiche. LO SCHIERAMENTO INTERVENTISTA Fra gli interventisti c erano una parte dei liberali, gli esponenti della grande industria e i nazionalisti: secondo loro, la guerra era l occasione per trasformare l Italia in una grande potenza e conquistare domini coloniali. Il fronte interventista, presente soprattutto fra i giovani e nelle città del Nord, era molto attivo: nel maggio 1915 organizzò numerose manifestazioni, animate dai discorsi infiammati del poeta Gabriele D Annunzio. Cartolina del 1915 in cui l Italia, rappresentata come una figura femminile avvolta nel tricolore e con la spada sguainata, guarda la città di Trieste, ancora sotto il dominio austriaco. 130 UNIT 2 La Grande guerra e la crisi dell equilibrio europeo

Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi