2. Combattere la povertà

verso la prova invalsi

prova 2

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testo argomentativo

Combattere la povertà

Che ne sarà di noi tra cent’anni? Noi diciamo «cent’anni» come se dicessimo «un giorno»: ma io dubito che esista qualcuno dotato di tale saggezza o conoscenza da prevedere cosa accadrà alla Terra e ai suoi abitanti durante i prossimi cento anni. Il mondo cambia in modi imprevedibili, e continuerà a diventare sempre più imprevedibile via via che procediamo nel tempo; l’unica cosa di cui possiamo essere relativamente sicuri è che la velocità dei cambiamenti sarà sempre maggiore, mai più lenta. Io credo che nei prossimi cinquant’anni si faranno più scoperte, più invenzioni; si acquisirà una conoscenza più vasta di quella accumulata dall’uomo nel corso di tutta la sua storia. Resta da vedere se quei cambiamenti porteranno l’uomo più vicino alla condizione economica e sociale desiderata, o se invece lo allontaneranno sempre più. […]

Mi piacerebbe che nel 2050 il mondo si fosse finalmente lasciato alle spalle la povertà; che non ci fosse più neanche un essere umano che possa essere povero. […]

Ho sempre avuto la certezza che cancellare la povertà dalla Terra sia più una questione di volontà che di mezzi finanziari. Ancora oggi non prestiamo sufficiente attenzione al problema, probabilmente perché non ne siamo personalmente coinvolti; lo teniamo a distanza dicendo che se i poveri lavorassero di più non sarebbero poveri. Quando vogliamo aiutare i poveri facciamo loro la carità. Ma la carità non ha altro effetto se non quello di perpetuare i problemi, togliendo ai poveri lo spirito d’iniziativa. Chi se ne avvantaggia siamo noi, che una volta elargito il nostro obolo ci sentiamo la coscienza tranquilla e pensiamo di avere fatto il nostro dovere. Se volessimo fare giustizia dovremmo metterci tutti sullo stesso piano, in modo che a tutti vengano offerte le stesse opportunità in uno spirito di equità e uguaglianza.

(da Muhammad Yunus, Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, Milano 2013)

12

10

8

6

4

2

0

licenza di scuola elementare, nessun titolo di studio

10,5

11,1

licenza di scuola media

8,6

10,9

diploma e oltre

3,4

4,4

DIFFUSIONE DELLA POVERTà in base al tiTolo di studio in Italia (in percentuale)

(Dati Istat)

2019

2020

Leggi il testo, osserva il grafico e poi rispondi alle domande.

1 Durante i prossimi 100 anni:

a. il mondo cambierà in modo lento ma significativo.

b. avverranno degli eventi catastrofici.

c. ci saranno dei cambiamenti che condurranno l’uomo verso la condizione economica e sociale desiderata.

d. il mondo continuerà a cambiare in modo imprevedibile e veloce.

2 L’autore spera che nel 2050:

a. la povertà non esista più.

b. ci siano più scoperte e invenzioni.

c. i poveri possano lavorare di più e diventare meno poveri. d. tutti aiutino i poveri.

3 La tesi dell’autore è:

a. la povertà è un problema che dobbiamo tenere a distanza.

b. cancellare la povertà è più una questione di volontà che di mezzi finanziari.

c. se i poveri lavorassero di più non sarebbero poveri.

d. la povertà è una questione che riguarda solo alcune popolazioni.

4 Secondo l’autore, di fronte alle persone più povere bisogna:

a. aiutarle a cercare un lavoro.

b. elargire un obolo.

c. offrire loro le stesse opportunità di tutti.

d. avere un atteggiamento distaccato.

5 Il termine “perpetuare” (r. 23) significa:

a. risolvere. b. prolungare nel tempo. c. ridurre. d. aumentare.

6 Scegli il titolo che esprime meglio il contenuto del brano:

a. Il banchiere dei poveri.

b. Un mondo senza povertà.

c. Il mondo tra cent’anni.

d. Aiutare i poveri.

7 Il grafico mostra che la diffusione della povertà negli anni 2019-20:

a. è maggiore tra le persone che hanno un diploma e oltre.

b. è minore tra le persone che hanno un diploma e oltre.

c. non dipende dal titolo di studio.

d. è più bassa tra le persone che hanno la licenza di scuola elementare.

8 Tra le persone con un diploma di scuola secondaria superiore, nel 2020 la diffusione della povertà è pari al:

a. 3,4%.

b. 4,4%.

c. 10,9%.

d. 8,6%.

Prova 2

Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi