leggere la storia attraverso
L’emigraz
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I movimenti della popolazione non furono solo interni ai confini degli Stati, dalle campagne verso la città; un numero crescente di persone affrontò lunghi viaggi attraversando gli oceani. In particolare dall’Europa, fra il 1870 e il 1914, partirono circa 20 milioni di persone, di cui ben 14 milioni alla volta degli Stati Uniti: un movimento così massiccio da non avere precedenti nella storia.
Gli emigranti erano soprattutto contadini, provenienti dai paesi mediterranei e dell’Europa orientale, come l’Italia, l’Impero austro-ungarico e l’Impero russo. In queste società ancora in gran parte agricole, lo sfruttamento da parte dei grandi proprietari terrieri aveva ridotto i contadini in condizioni di estrema povertà. Per molti di loro, analfabeti e privi di una specializzazione lavorativa, l’emigrazione verso terre lontane rappresentava l’unica speranza di riscatto economico e sociale.
le carte: L’emigrazione verso gli Stati Uniti a fine Ottocento
Osserva la carta e rispondi alle domande.
- Che cosa indicano le frecce rosse sulla cartina?
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- Osserva i numeri: da quale continente proveniva il maggior numero di immigrati?
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- Negli Stati Uniti non arrivavano solo immigrati da altri continenti: esisteva anche un’emigrazione interna all’America. Da quale paese proveniva in particolare?
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Emigranti, quadro di un pittore italiano di fine Ottocento.
studio con metodo
Rispondi a voce.
- Perché gli emigranti diretti in America partivano soprattutto dall’Europa del Sud e dell’Est?
Colgo le relazioni