3. Gli anni del “miracolo economico”

3 Gli anni del “miracolo economico”

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Anche l’Italia, come altri Stati europei, visse l’“età d’oro dell’economia”: in particolare, gli anni fra il 1958 e il 1963 furono per il nostro paese quelli del “miracolo economico”. Nel 1958 per la prima volta il numero dei lavoratori nell’industria superò quello dei lavoratori agricoli, avviando così il passaggio dell’Italia da paese prevalentemente agricolo a potenza industriale.

La stabilità della moneta italiana, la lira, contribuì al buon funzionamento del sistema economico. Il “miracolo economico” riguardò soprattutto il Nord, in particolare il cosiddetto triangolo industriale, cioè l’area compresa tra le città di Milano, Torino e Genova, e si concentrò nei settori chimico, petrolchimico, edilizio e automobilistico. Nelle grandi fabbriche, come la Fiat, fu introdotta la catena di montaggio, che consentiva di ridurre i tempi di lavoro e di aumentare la produzione.

studio con metodo

Memorizzo

1958-63 Miracolo economico

Comprendo

Sottolinea nel testo con colori diversi in quali aree d’Italia si concentrò la crescita economica e quali settori riguardò.

Durante il “miracolo economico” il quartiere Bicocca, nella zona a nord di Milano, era uno dei centri industriali più importanti d’Italia, con le grandi fabbriche della Pirelli, che produceva pneumatici, e della Breda, che produceva carrozze ferroviarie, locomotive, macchine industriali e agricole. Dagli anni Settanta, con il rallentamento dell’economia, gli stabilimenti furono smantellati e trasferiti altrove; il quartiere divenne una zona ex industriale.

Dagli anni Ottanta fu avviata una ristrutturazione dell’area e oggi la Bicocca è uno dei centri culturali della città, grazie alla presenza di un teatro, di spazi espositivi, di un polo universitario. Nel 2004 è stato inaugurato il Pirelli HangarBicocca, uno spazio dedicato all’arte contemporanea: l’enorme fabbricato della Breda dove un tempo si montavano macchine elettriche di grande potenza ospita oggi I Sette Palazzi Celesti dell’artista tedesco Anselm Kiefer (nella foto).

1960 locomotive e macchinari

paralleli: Da fabbriche di produzione a fabbriche di cultura

oGGI opere d’arte

N

uo

vi consumi e stili di vita

Fra il 1958 e il 1963 l’aumento del reddito individuale consentì a molti italiani di migliorare il proprio tenore di vita, attraverso l’acquisto di beni e prodotti. Aumentarono in particolare le vendite di automobili, come la “600” e la “500” prodotte dalla Fiat; dei motocicli, come la “Vespa” della Piaggio; degli elettrodomestici, in particolare frigoriferi e televisori, che permettevano di assistere in famiglia o nei luoghi pubblici alle prime trasmissioni della Rai (Radio Televisione Italiana).

Fra il 1956 e il 1964 fu completata l’Autostrada del Sole (A1), che collegava Milano e Napoli, e ciò favorì gli spostamenti degli italiani nel fine settimana o per le ferie estive.

Le migraz

io

ni interne

La differenza di sviluppo tra l’economia del Nord e quella del Sud determinò, tra gli anni Cinquanta e Settanta, grandi spostamenti all’interno del paese: circa 10 milioni di italiani emigrarono dal Sud al Nord in cerca di lavoro ( carta a p. 372).

La grande disponibilità di manodopera consentì agli imprenditori di mantenere i salari bassi e di offrire sui mercati internazionali prodotti a prezzi competitivi rispetto alla concorrenza. Da allora, la crescita dell’economia italiana è stata sempre fortemente legata alla crescita delle esportazioni.

studio con metodo

Colgo le relazioni

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- Perché negli anni del miracolo economico in Italia crebbero le esportazioni?

Lo sviluppo e i s

uo

i problemi

L’emigrazione di massa dal Sud, accolta inizialmente con pregiudizi e ostilità ( Le storie di Galatea, p. 360), provocò la crescita disordinata delle periferie delle grandi città del Nord e della capitale: si edificarono “palazzoni” per ospitare gli immigrati, senza però progettare, nei nuovi quartieri periferici, strade e servizi come ospedali, scuole e trasporti.

Nel frattempo al Sud l’industrializzazione rimaneva limitata: giganteschi complessi industriali, come le acciaierie di Taranto in Puglia e di Bagnoli in Campania, rimasero “cattedrali nel deserto”, perché non riuscirono a stimolare la crescita economica del territorio.

Completa la mappa sul miracolo economico italiano con i termini mancanti.

studio con metodo

nel _____________ industriale milano-torino-genova

forte industrializzazione

soprattutto

Organizzo le informazioni

miglioramento del tenore di vita

nuovi _________ di consumo

1958-63

verso

migrazioni interne

soprattutto

dal _______

La “Vespa” della Piaggio, uno dei simboli del miracolo economico italiano, in un celebre film dell’epoca.

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Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi