1. 1946: l’Italia diventa una repubblica

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Dopo la Liberazione nell’aprile 1945 ( capitolo 12, p. 298), si aprì per l’Italia un difficile dopoguerra: le infrastrutture (porti, ferrovie, strade, ponti) erano state in gran parte distrutte dai bombardamenti aerei; i combattimenti avevano pesantemente danneggiato l’agricoltura; l’industria doveva riconvertirsi, cioè passare dalla produzione di guerra a quella di pace.

Le condizioni critiche dell’agricoltura e dei trasporti provocarono un continuo rialzo dei prezzi dei generi alimentari, come il pane; la difficile ripresa della produzione industriale causò una forte disoccupazione.

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- Perché i prezzi dei generi alimentari aumentarono?

Gli “sfollati”, cioè coloro che erano rimasti senza casa a causa della guerra, si adattarono a vivere in condizioni precarie dentro scuole e edifici pubblici. Gli spostamenti nelle città erano resi difficili dalla carenza di benzina e dalla mancanza di autobus e tram, tanto che biciclette e camion diventarono i mezzi di trasporto più diffusi.

il superamento del fascismo

Il terribile periodo della guerra e dell’occupazione nazista aveva lasciato uno strascico di odi e rancori, in particolare nel Centro-Nord, dove nel dopoguerra ci furono episodi di violenza da parte di ex partigiani contro ex fascisti.

Nelle strutture pubbliche, come i ministeri, la polizia, la magistratura, erano molti i funzionari che avevano collaborato con il regime fascista; una parte di queste persone venne rimossa attraverso l’epurazione.

epurazione: allontanamento da una carica o da un servizio di persone considerate indegne.

Nel giugno 1946, con l’intento di voltare pagina e favorire la pacificazione, il governo concesse un’amnistia, che portò alla scarcerazione di molti fascisti detenuti per reati militari e politici.

amnistia: provvedimento con cui lo Stato, in circostanze eccezionali, rinuncia all’applicazione della pena per determinati reati.

La speranza di un rinnovamento

Negli anni della Ricostruzione, com’è chiamato il periodo del dopoguerra in Italia, la maggior parte della popolazione si impegnò nello sforzo di superare lutti, rancori e difficoltà per avviare una nuova fase. I film del Neorealismo, girati in quegli anni, ci trasmettono ancora oggi l’immagine di un paese sconfitto, che si scopriva povero e arretrato ma che non perdeva la speranza.

Tra la fine della guerra e i primi anni Cinquanta si sviluppò in Italia il Neorealismo, una corrente letteraria e artistica che voleva raccontare la realtà, rifiutando le rappresentazioni retoriche e celebrative del periodo fascista.

Il cinema neorealista girava le scene in luoghi reali, affidava la recitazione ad attori non professionisti, che spesso parlavano il dialetto, privilegiava la vita quotidiana nelle fabbriche o nelle campagne e gli episodi legati alla Resistenza. Tra i film neorealisti più famosi ricordiamo Roma città aperta (1945), di Roberto Rossellini, che si svolge durante l’occupazione nazista nella capitale, e Ladri di biciclette (1948), di Vittorio De Sica, con protagonista un disoccupato che ha subìto il furto della bicicletta e la ricerca per le strade di Roma.

Un’abitazione di fortuna ricavata dalle rovine bombardate di un edificio a Milano.

La rinascita d

ei

partiti politici

Nel periodo della Ricostruzione le forze politiche erano in gran parte le stesse che avevano guidato l’opposizione al regime fascista e si erano poi unite nel Comitato di liberazione nazionale per sconfiggere il fascismo e il nazismo.

  • La Democrazia cristiana (Dc), erede del Partito popolare fondato da Luigi Sturzo, era un partito democratico e moderato. Guidato dal segretario Alcide De Gasperi, era portavoce dei ceti medi e del mondo contadino e poteva contare sull’appoggio della Chiesa cattolica. A livello internazionale era vicino agli Stati Uniti.
  • Il Partito comunista (Pci), il cui segretario era Palmiro Togliatti, raccoglieva consensi soprattutto nella classe operaia e in parte dei ceti
  • contadini. Il partito dimostrò di accettare le istituzioni democratiche, ma nello stesso tempo mantenne un legame privilegiato con l’Unione Sov ietica, considerata la patria del comunismo.
  • Il Partito socialista (Psi), guidato da Pietro Nenni, era il più antico partito italiano. Era di orientamento riformista, e i ceti a cui si rivolgeva erano quelli operai e popolari. Aveva un legame di alleanza con il Partito comunista e guardava con interesse all’esperienza sovietica.

Questi tre partiti divennero nel dopoguerra veri e propri partiti di massa, con centinaia di migliaia di iscritti e sedi (le “sezioni”) presenti in tutto il territorio nazionale.

Accanto a essi esistevano poi formazioni più piccole, i cosiddetti partiti “laici” (perché non legati alla Chiesa) di orientamento moderato: il Partito liberale e il Partito repubblicano. Il Partito di azione, che pure aveva svolto un ruolo importante nella Resistenza, si sciolse nel 1947. A questi partiti si aggiunse dal 1946 il Movimento sociale italiano, in cui confluirono ex fascisti e monarchici.

i GOVERNI DI unità antifascista

Dal giugno 1945 fino al marzo 1947 l’Italia fu guidata da governi formati dall’alleanza di tutti i partiti, che continuarono l’esperienza di unità e collaborazione che aveva portato al successo della lotta antifascista e della Resistenza.

Nel febbraio 1947 il governo presieduto da De Gasperi firmò a Parigi il trattato di pace con le potenze vincitrici ( capitolo 12, p. 302).

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democrazia cristiana

principali partiti politici nel dopoguerra

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partito socialista

Manifesti elettorali di vari partiti. Su alcuni si riconosce il simbolo della Democrazia cristiana: lo scudo crociato (con la croce in mezzo) e la scritta Libertas (“libertà”).

2 g

iu

gno 1946: nasce la Repubblica

Il 2 giugno 1946 il popolo italiano fu chiamato a due importanti scelte:

  • decidere attraverso un referendum la forma del nuovo Stato: monarchia o repubblica;

    referendum: è il principale strumento di democrazia diretta, in cui i cittadini sono chiamati a votare direttamente o per modificare la Costituzione (referendum istituzionale) o per cancellare una legge esistente (referendum abrogativo).

  • eleggere l’Assemblea costituente, incaricata di scrivere la Costituzione, la legge fondamentale del nuovo Stato.

Si trattava delle prime elezioni libere dopo venticinque anni di fascismo e delle prime a suffragio universale della storia italiana: 13 milioni di donne votarono per la prima volta.

Comunisti e socialisti erano a favore della repubblica, perché accusavano la monarchia di aver sostenuto il regime fascista, mentre la Democrazia cristiana lasciò ai suoi iscritti libertà di scelta. La maggioranza del popolo italiano, il 54,3%, votò a favore della repubblica; il 45,7% (concentrato soprattutto nel Meridione) a favore della monarchia.

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2 giugno 1946 Nascita della Repubblica

Comprendo

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- Quale fu l’importante novità elettorale del referendum?

Il re Umberto II, salito al trono dopo l’abdicazione del padre Vittorio Emanuele III, partì per l’esilio: era la fine della dinastia dei Savoia, che aveva retto il paese dal 1861. Primo presidente della Repubblica fu Enrico De Nicola. La nascita della Repubblica, avvenuta in modo pacifico, segnò l’inizio di una nuova fase della storia italiana, celebrata ancora oggi dalla festa nazionale del 2 giugno.

La Costituz

io

ne ital

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na

I membri dell’Assemblea costituente appartenevano a orientamenti politici diversi: liberale, cattolico, socialista e comunista. Nel corso delle discussioni che portarono alla stesura della Costituzione, queste forze trovarono un accordo sui pilastri che dovevano reggere il nuovo Stato: la democrazia parlamentare; l’affermazione delle libertà civili e politiche, i princìpi di uguaglianza, solidarie e giustizia sociale ( Ieri e oggi, p. 380).

La Costituzione entrò in vigore il 1° gennaio 1948.

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1° gennaio 1948 Entra in vigore la Costituzione

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La Costituzione italiana

Alcuni uomini leggono il giornale in piazza Duomo a Milano, dopo la conferma dei risultati del referendum.

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Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi