LEGGERE LA STORIA ATTRAVERSO LE IMMAGINI: Un gesto contro il razzismo

La scolarizzaz

io

ne di massa

Gli anni Sessanta furono gli anni della scolarizzazione di massa: un numero di giovani molto più alto che in passato ebbe la possibilità di iscriversi a scuole e università. Non vennero però adeguati né gli edifici scolastici né i metodi di insegnamento, che rimasero quelli tradizionali; inoltre i giovani, una volta usciti dalla scuola, avevano scarse probabilità di trovare un posto di lavoro.

Le proteste degli studenti universitari, prima negli Stati Uniti e poi in Europa, diedero l’avvio a un movimento di contestazione in cui la richiesta di cambiamento del sistema dell’istruzione si univa alla critica della società consumistica.

La contestaz

io

ne: dagli Stati Uniti all’Europa

Nel 1964 gli studenti occuparono l’Università di Berkeley, in California, chiedendo libertà di espressione e il ritiro degli Stati Uniti dalla Guerra del Viet­nam ( capitolo 16, p. 400). Un altro tema della contestazione fu la rivendicazione dei diritti civili della popolazione afroamericana: il movimento per i diritti dei neri, guidato in una prima fase da Martin Luther King ( capitolo 13, p. 326), divenne più radicale e diede vita a gruppi come Black Power (“Potere nero”), che rivendicavano il valore dell’identità culturale e sociale dei neri e propagandavano la rivolta armata.

studio con metodo

Comprendo

Sottolinea nel testo i temi della contestazione giovanile.

leggere la storia attraverso

le immagini: un gesto contro il razzismo

Peter Norman

Tommie Smith

John Carlos

Nell’ottobre 1968, a Città del Messico, erano in corso i giochi della XIX Olimpiade.

La finale dei 200 metri piani fu vinta dall’americano Tommie Smith, che stabilì il record del mondo; John Carlos, anche lui americano, arrivò terzo. Alla premiazione i due velocisti salirono sul podio scalzi, per denunciare la povertà del popolo nero, e alzarono al cielo il pugno chiuso coperto da un guanto, simbolo del movimento del Black Power. L’australiano Peter Norman, arrivato secondo, condivise la protesta esibendo sul petto il distintivo dell’Associazione olimpica per i diritti umani.

Per il loro gesto Smith e Carlos furono espulsi dalla Nazionale di atletica e dovettero affrontare critiche e minacce, mentre divennero degli eroi per la comunità afroamericana in lotta per i diritti civili.

La contestazione si estese in Europa nel corso del 1968, un anno che divenne il simbolo del movimento. Gli episodi più intensi, con occupazioni delle università, cortei e scontri con la polizia, si verificarono in Francia, nel maggio 1968, dove furono accompagnati da imponenti manifestazioni operaie.

Il Sessantotto cambiò per sempre l’idea della mobilitazione politica, che da allora fu vista come un impegno sia personale sia collettivo per trasformare la socie.

Il femminismo

A metà degli anni Sessanta sorse negli Stati Uniti e si diffuse in Europa il movimento femminista, che protestava contro il ruolo subordinato che la donna continuava ad avere in famiglia e nei luoghi di lavoro rispetto all’uomo. Le femministe chiedevano uguali diritti e doveri fra i coniugi all’interno della famiglia, sostegni sociali alla maternità, uguali possibilità di lavoro e retribuzioni per uomini e donne e la legalizzazione dell’aborto, che in molti paesi era considerato un reato.

Grazie al movimento femminista furono approvate molte leggi in questi campi, ma la battaglia per raggiungere una effettiva parità fra i generi rimaneva aperta.

capitolo 14 L’età della crescita

studio con metodo

Comprendo

Rispondi.

- Che cosa chiedeva il movimento femminista?

Un gruppo di femministe manifesta davanti alla Casa Bianca, residenza del presidente degli Stati Uniti.

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Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi