2. I cambiamenti nella società

Le vaccinazioni di massa

Dopo il primo vaccino contro il vaiolo scoperto da Edward Jenner nel Settecento e i vaccini contro la rabbia e il tetano messi a punto a fine Ottocento da Louis Pasteur ( capitolo 1, p. 26), un’altra tappa importante fu il vaccino contro la poliomielite, una malattia infettiva, molto contagiosa, causata da un virus che colpisce il sistema nervoso, portando alla paralisi degli arti e, nei casi più gravi, alla morte.

Negli anni Cinquanta la poliomielite era molto diffusa, specialmente fra i bambini e gli adolescenti, fino a quando il medico americano Albert Sabin scoprì un vaccino che si somministrava per bocca. Tra il 1959 e il 1961 furono vaccinati milioni di bambini (nell’immagine, famiglie in fila per ricevere il vaccino negli Stati Uniti) e da quel momento la vaccinazione “antipolio” è divenuta obbligatoria. Oggi i casi di poliomielite si sono molto ridotti, come quelli di altre malattie per cui sono state introdotte le vaccinazioni (rosolia, pertosse, difterite), mentre il vaiolo è stato addirittura “eradicato”, cioè è scomparso del tutto.

2 I cambiamenti nella società

L’

au

mento demografico

Fra il 1950 e il 1975 la popolazione mondiale crebbe da 2,2 a 4 miliardi. L’aumento demografico fu reso possibile da vari fattori:

  • il generale clima di ottimismo e di fiducia nel futuro, che favorì l’incremento delle nascite, il cosiddetto Baby boom (letteralmente “boom di neonati”);
  • la riduzione della mortalità grazie alla diffusione di nuovi medicinali, come gli antibiotici;
  • la scomparsa di molte malattie in seguito alle vaccinazioni di massa.

    studio con metodo

    Comprendo

    Sottolinea nel testo i progressi della medicina che favorirono l’aumento demografico.

la crescita del terz

ia

r

io

L’aumento demografico fu accompagnato da una forte migrazione dalle campagne verso le città, dovuta al declino del settore agricolo. I sistemi di coltivazione moderni, basati sull’uso di macchinari (come i trattori), di antiparassitari e di fertilizzanti chimici, permisero infatti di aumentare la produzione, ma necessitavano di un numero minore di lavoratori.

Nelle città, oltre al settore industriale, iniziò a svilupparsi anche il settore terziario, cioè l’insieme delle attività, pubbliche e private, che offrono dei servizi, come le attività commmerciali, i trasporti, le banche, la pubblica amministrazione.

Le politiche soc

ia

li

Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta lo Stato intervenne direttamente in campo economico e sociale attraverso le politiche del Welfare State (o Stato sociale), che erano state introdotte per la prima volta in Gran Bretagna nel 1946 e poi adottate negli altri paesi europei.

L’obiettivo del Welfare State era garantire a tutti i cittadini i servizi essenziali, affiancandoli “dalla culla alla tomba”, cioè in tutte le circostanze della vita. Questi servizi comprendevano:

  • l’istruzione pubblica obbligatoria e gratuita;
  • lassistenza sanitaria gratuita;
  • pensioni per la vecchiaia;
  • l’offerta di case popolari, cioè a prezzi inferiori a quelli di mercato.

Questi servizi venivano finanziati attraverso le tasse pagate dai cittadini, per le quali fu introdotto un sistema di tipo progressivo: le tasse, cioè, crescono a mano a mano che cresce il reddito.

Il Concil

io

Vaticano II

I profondi mutamenti sociali in corso coinvolsero anche la Chiesa cattolica.

Nel 1958 fu eletto papa Giovanni XXIII, che nel 1963 convocò a Roma il Concilio Vaticano II. Il Concilio si concluse nel 1965, durante il pontificato del suo successore, Paolo VI.

Il Concilio – il primo, dopo il Concilio Vaticano I del 1870, di tipo ecumenico (a cui cioè partecipano tutti i vescovi della Chiesa cattolica) – affermò la necessità di dialogare con i laici e con gli esponenti delle altre confessioni religiose, l’importanza della pace fra i popoli, l’impegno contro le disuguaglianze sociali. Nell’organizzazione della Chiesa fu concessa una maggiore autonomia ai vescovi e si decise di celebrare la messa nelle lingue nazionali e non più in latino, per essere più vicini ai fedeli.

la parola

Il Welfare State, che letteralmente significa “Stato del benessere”, è un insieme di provvedimenti e di leggi che ha lo scopo di garantire assistenza ai cittadini e ridurre le disuguaglianze. I campi in cui agisce sono soprattutto tre: assicurare un tenore di vita minimo a tutti; dare sicurezza a individui e famiglie in circostanze sfavorevoli (malattie, disoccupazione, vecchiaia); creare sistemi pubblici di sanità e di istruzione. Punto di riferimento del Welfare State fu il New Deal di Roosevelt negli Stati Uniti degli anni Trenta, quando lo Stato intervenne per far fronte alla crisi del 1929 e alla disoccupazione con un forte intervento in campo sociale ( capitolo 9, p. 226).

studio con metodo

Memorizzo

1963-65 Concilio Vaticano II

studio con metodo

Organizzo le informazioni

Completa la mappa sul Welfare State con i termini mancanti.

I cardinali e i vescovi riuniti nella Basilica di San Pietro, a Roma, in occasione del Concilio Vaticano II.

garantire ai cittadini i ____________

essenziali

ha lo scopo di

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Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi