8. Le conferenze di pace e i processi internazionali

8 Le conferenze di pace e i processi internazionali

LE CONFERENZE DI TEHERAN E YALTA

Mentre il conflitto era ancora in corso su tutti i fronti, gli Alleati si incontrarono per decidere sia la strategia di guerra sia il nuovo ordine internazionale da creare al termine del conflitto. Nella Conferenza di Teheran (novembre-dicembre 1943) i leader delle tre potenze alleate, Churchill, Roosevelt e Stalin, da allora chiamati i “Tre grandi”, si accordarono sulla resa senza condizioni di Germania e Giappone, cioè senza che i due paesi potessero avanzare alcun tipo di pretesa territoriale, politica o militare.

Stalin chiese maggiori garanzie per evitare che la Germania tornasse a essere una minaccia per il suo paese. Le ottenne alla Conferenza di Yalta, in Crimea, nel febbraio 1945 (pochi mesi prima della fine del conflitto), dove i “Tre grandi” decisero di dividere la Germania in quattro zone di occupazione: statunitense, britannica, francese e sovietica. A Yalta fu inoltre stabilita la creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ( capitolo 13, p. 317).

LA CONFERENZA DI Potsdam E I TRATTATI DI PACE

L’ultima conferenza fra gli Alleati si tenne a Potsdam, in Germania, dove si definirono con più precisione i confini già concordati a Yalta, e si concluse il 2 agosto 1945, quando in Asia ancora si combatteva.

I trattati di pace furono firmati a Parigi fra l’aprile 1946 e il febbraio 1947. Ecco le principali decisioni:

  • la Germania perse tutti i territori occupati e dovette cedere alla Polonia la Prussia orientale;

La spartizione della Germania dopo Potsdam e i nuovi confini della Polonia

studio con metodo

Memorizzo

1945 Conferenza di Yalta

Comprendo

Rispondi.

- Chi furono i protagonisti della Conferenza di Yalta? Quali potenze rappresentavano?

  • l’Urss annetté le tre repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania) e una parte delle regioni orientali della Polonia che aveva invaso;
  • l’Austria, di cui fu stabilita la neutralità, tornò a essere una repubblica indipendente;
  • l’Italia perse tutte le colonie in Africa; inoltre dovette cedere alla Iugoslavia l’Istria, gran parte della Venezia Giulia, Fiume e Zara.

I PROCESSI INTERNAZIONALI

Una delle questioni che i vincitori dovettero affrontare fu individuare e punire i colpevoli di tante distruzioni e crimini. Due corti internazionali di giudici, presiedute dalle potenze alleate, organizzarono grandi processi per giudicare i vertici delle potenze dell’Asse (militari, politici, diplomatici), accusati di crimini di guerra, crimini contro la pace, crimini contro l’umanità (sterminio, deportazione, riduzione in schiavitù).

Al processo di Norimberga, che si tenne dal novembre 1945 all’ottobre 1946, furono presentate per la prima volta prove e documentazioni sui campi di sterminio. I 24 imputati, fra cui i dirigenti nazisti Hermann Göring, Rudolf Hess, Martin Bormann, si difesero sostenendo di aver ubbidito a ordini superiori, provenienti da Hitler. Ma i giudici stabilirono, per la prima volta, il principio di responsabilità individuale: anche in tempo di guerra non si è tenuti a obbedire a ordini illegali e criminali.

Al processo di Tokyo, a partire dal maggio 1946, furono giudicati 28 criminali di guerra giapponesi.

Non tutti i colpevoli furono condannati: alcuni si suicidarono in prigione, mentre altri sfuggirono all’arresto. In questi due grandi processi fu comunque compiuto un primo passo verso l’affermazione di norme internazionali sui crimini contro l’umanità.

studio con metodo

Memorizzo

1946-47 Conferenza di Pace di Parigi

Comprendo

Sottolinea nel testo, con colori diversi, cosa fu deciso nella Conferenza di pace per la Germania, l’Urss e l’Italia.

studio con metodo

Gerarchi della Germania nazista imputati al processo di Norimberga.

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Rispondi.

- Quale importante principio fu stabilito durante il processo di Norimberga?

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Ti racconto la Storia - volume 3
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