la “modernità” al servizio della guerra
Le innovazioni tecnologiche e scientifiche che nella seconda metà dell’Ottocento avevano fatto sperare in un futuro di progresso e di collaborazione fra i popoli furono messe al servizio della guerra. La rete ferroviaria rese possibile il rapido spostamento di milioni di soldati da un fronte all’altro e semplificò l’organizzazione dei rifornimenti di armi e cibo. Telefono e telegrafo consentirono le comunicazioni fra i vari reparti dell’esercito.Vennero sperimentate nuove e micidiali armi: le mitragliatrici, ciascuna con una forza di fuoco pari a circa 100 fucili, le bombe a mano, i gas asfissianti (▶ L’iprite e le maschere antigas, p. 133). Furono inoltre impiegati per la prima volta quelli che sarebbero diventati i protagonisti di ogni conflitto futuro: i carri armati e gli aerei.