EDUCAZIONE CIVICA - I LUOGHI DELLA STORIA: Ellis Island e l’emigrazione italiana negli Stati Uniti

i luoghi della storia

Da posto di frontiera a museo. Ellis Island è una piccola isola sulla foce sul fiume Hudson, proprio di fronte alla città di New York. Tra il 1892 e il 1954 passarono di lì circa 12 milioni di persone, provenienti da tutti i paesi d’Europa: sull’isola gli emigrati più poveri, quelli che avevano viaggiato in terza classe sui piroscafi, venivano sottoposti a controlli medici per escludere la presenza di malattie contagiose, e interrogati sulla loro destinazione e sui contatti che avevano nel paese.

Nel 1990 gli edifici dell’isola sono stati restaurati e trasformati in un Museo dell’immigrazione. Al secondo piano si trova la grande Registry room (“Sala di registrazione”), dove le persone attendevano la chiamata degli ispettori per ottenere il permesso di sbarcare: chi non aveva le carte in regola, veniva respinto. Oggi circa 100 milioni di americani possono far risalire le proprie origini a un uomo, una donna o un bambino che attraversarono questa enorme sala, uno dei luoghi di frontiera più famosi del mondo.

La provenienza degli emigranti. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento gli italiani che arrivavano a Ellis Island provenivano, all’inizio, soprattutto da tre regioni settentrionali: Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte. In seguito, soprattutto nel primo decennio del XX secolo, l’emigrazione coinvolse sempre di più le regioni meridionali, in particolare la Sicilia e la Campania; chi partiva molto spesso non faceva più ritorno in patria.

Il viaggio. Gli edifici in mattoni rossi dell’isola e la vicina Statua della Libertà erano le prime immagini del “Nuovo Mondo” che si presentavano agli occhi degli emigranti dopo un viaggio di dieci giorni o più.

I piroscafi, le grandi navi a vapore, salpavano dai porti di Genova, Napoli e Palermo. Gli emigranti rappresentavano per le compagnie di navigazione una notevole fonte di guadagno: i biglietti avevano un costo alto, e spesso per acquistarli una persona spendeva tutti i propri risparmi. Le condizioni di viaggio erano terribili: la terza classe, situata in corrispondenza dei ponti inferiori, dove mancava la luce e non c’era circolazione di aria, poteva ospitare nelle cuccette fino a mille persone.

La vita degli immigrati. A partire erano soprattutto uomini, fra i 15 e i 40 anni, contadini analfabeti, ma anche artigiani e muratori, che si trasferivano nelle città del Nord-Est e in California. Quasi la metà di loro era impiegata come manovale nei cantieri per la costruzione di strade e ferrovie, nell’edilizia, nelle miniere: in tutti quei lavori, come si diceva allora, di “pala e piccone”. Le donne erano una minoranza: svolgevano lavori di cucito, lavanderia o stiro presso la propria abitazione, oppure gestivano l’affitto di stanze ad altri connazionali. I bambini raramente frequentavano la scuola e svolgevano i lavori di strada più umili: suonatori di organetto, lustrascarpe, venditori di giornali.

Nelle città si formarono quartieri italiani separati dagli altri: il primo fu Little Italy a New York. Molti immigrati parlavano solo il dialetto e, prima di partire, conoscevano solo il proprio paese natale; scoprirono solo negli Stati Uniti di essere “italiani”, e si trovarono a combattere contro i pregiudizi e le ostilità della popolazione e degli altri immigrati.

unità 1 Il mondo tra Ottocento e Novecento

Ellis Island

e l’emigrazione italiana negli Stati Uniti

Sulla banchina di Ellis Island alcuni immigrati attendono di essere trasferiti a New York, che si vede all’orizzonte (1912).

Immigrati in attesa dei controlli medici nella Registry room (1911).

Manifesto di una compagnia di navigazione che pubblicizza il viaggio dall’Italia per New York.

i luoghi della storia Ellis Island e l’emigrazione italiana negli Stati Uniti

Rifletti e discuti

  • Ellis Island, come luogo di smistamento degli emigranti, è rimasta attiva fino al 1954. Secondo te perché, ai tempi, fu soprannominata “l’isola delle lacrime”?
  • L’isola siciliana di Lampedusa, dove i migranti che oggi arrivano in Italia attraverso il Mediterraneo vengono identificati e registrati, può essere considerata una sorta di Ellis Island contemporanea?

Ellis Island

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Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi