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Prove sul modello INVALSI 35 40 45 50 55 60 65 70 75 412 ratorio, un sincopato nel balletto della vita, un estenuato anelito di vita, proprio laddove l anima si trova a questionare con il corpo. Può avere un origine organica come una psicologica ma ha in genere sempre lo stesso decorso, finalizzato a introdurre più aria nei polmoni, coinvolgendo quasi sempre l abbassamento del diaframma. Io sospiro molto nella giornata. Più oggi che ho la «pancetta , che nei tempi passati, a proposito dei quali Leopardi direbbe: «Chi rimembrarvi può senza sospiri? . Chi controlla l affiorare di un sospiro e il suo decorso? Come quasi tutti i moti del nostro corpo e della nostra psiche, il sospiro è regolato da due processi antagonisti che agiscono sul centro del respiro, come rivelato in dettaglio da un recentissimo articolo scientifico (curato da Li Peng e collaboratori, pubblicato sul volume 530 di Nature), in un ennesimo esempio di fenomeno biologico complesso e a suo modo misterioso spiegato con semplicità e immediatezza dall indagine sperimentale. Il ritmo del respiro si trova sotto il controllo di uno specifico centro nervoso localizzato alla base del cervello vero e proprio, più o meno dove questo si assottiglia per divenire midollo spinale. Il centro porta il nome di Complesso pre-B tzinger (CpB), comprendente qualche migliaio di neuroni. La sua attivazione è richiesta per dare inizio a un movimento di inspirazione e il fenomeno si può osservare anche in laboratorio, operando su fettine di tessuto coltivato in vitro. Ogni attivazione di tale centro genera a sua volta una contrazione nel diaframma e in diversi muscoli inspiratori, e tale contrazione dà inizio a un moto di inspirazione. Di tanto in tanto una seconda ondata di attivazione del Complesso CpB segue prontamente quella già in atto, e a questa doppia inspirazione, che ci fa immettere nei polmoni più o meno il doppio dell aria che inspiriamo di solito, noi diamo il nome di sospiro. Questo può accadere per una reale esigenza di più aria nei polmoni e per una serie di eventi psichici che ci coinvolgono emotivamente, tanto nella normalità quanto nei disordini psichici che coinvolgono un aumentata quantità di ansia. Il sospiro e il normale respiro partono in conclusione entrambi dal Complesso CpB. Si sapeva che un certo numero di neuromodulatori di natura peptidica cioè proteica, e non appartenenti alla famiglia delle catecolamine, come la serotonina e l adrenalina possono influenzare nei ratti di laboratorio il presentarsi del sospiro, ma non era fino a oggi noto il meccanismo fisiologico di tale azione. Si è visto allora, non senza sorpresa, che i neuroni che costituiscono il Complesso CpB possono generare da soli il segnale per un normale processo di inspirazione, ma per dar luogo a un sospiro hanno bisogno di un segnale speciale proveniente da un centro nervoso supervisore, capace di tenere sotto controllo il Complesso CpB stesso. Questo centro di supervisione controlla il Complesso CpB attraverso l azione di due tipi di circuiti nervosi paralleli, ma antagonisti, che utilizzano come mediatori l uno la neuromedina B (NMB) e l altro un derivato della gastrina (GRP). Uno dei risultati più sorprendenti di questo studio è che evidentemente esistono tipi di sospiri diversi, dei quali prima non ci eravamo accorti e che prospettano sotto una luce nuova la comprensione e la modulazione di questo fenomeno e la sua collocazione nel quadro dei rapporti esistenti tra respirazione e sospiro in condizioni normali e patologiche. Questa storia suggerisce almeno tre ordini di considerazioni. Per prima cosa abbiamo la conferma del fatto che lo studio attento e dettagliato dei fenomeni biologici ci può fornire una loro effettiva comprensione, spesso anche più precisa di quanto ci aspettavamo. Non è che per questo smetteremo di sospirare o lo faremo in maniera diversa, ma

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