Palestra di scrittura

Prove sul modello INVALSI 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 372 una forma di concezione dell esistenza che non ha alcun senso unificato. Una vita privata di significato, e dunque incapace di durare nel modo in cui dura una vita vera e propria. Quello che allora si chiama «vita è un tempo ritagliato in istanti più o meno buoni, più o meno cattivi, e in fin dei conti avere più istanti possibili che siano pressappoco accettabili è tutto quello che si può sperare dalla vita. In definitiva, questa concezione smembra l idea stessa della vita, la disperde, ed è il motivo per cui questa visione della vita è anche una visione della morte. un idea profonda molto chiaramente presentata da Platone: allorché la vita è sottomessa in questo modo all immediato temporale essa si smembra, si sparpaglia, non si riesce più a riconoscere, non è più collegata a un senso solido. Impiegando il linguaggio di Freud e della psicoanalisi, che Platone spesso e su molti punti anticipa, si potrebbe dire che questa visione della vita si ha quando la pulsione di vita è segretamente abitata dalla pulsione di morte. Inconsciamente la morte afferra la vita e la decompone, la strappa al suo significato possibile. Sarebbe dunque questo il primo nemico intimo della giovinezza, perché i giovani attraversano quest esperienza inevitabilmente. Essi debbono fare quest esperienza violenta del potere mortale dell immediato. La filosofia mira non a negare quest esperienza vivente della morte interiore, ma a superarla. Dall altro lato, la seconda minaccia interiore di un giovane è apparentemente opposta. Ovvero la passione per la riuscita, l idea di diventare ricchi, potenti, di avere successo. L idea non già di consumarsi nella vita immediata ma al contrario di trovare un posto al sole nell ordine sociale esistente. La vita diviene allora la somma degli stratagemmi utili al successo, a costo, per riuscirci, di sottomettersi meglio di ogni altro all ordine vigente. Non è il regime della soddisfazione immediata, del godimento, è il regime del progetto ben costruito, efficace. I migliori studi cominciano dalla materna e continuano nei migliori collèges, accuratamente selezionati. Ci si ritrova all Henri IV, o al Louis-le-Grand, dove del resto anch io ho compiuto i miei studi. E se si riesce si continua su questa strada: le grandes écoles, i consigli d amministrazione, l alta finanza, i potenti mezzi di comunicazione, i ministeri, le camere di commercio, le start-up quotate miliardi in borsa... In fondo, quando si è giovani, senza saperlo chiaramente si è preda di due possibili orientamenti dell esistenza, contraddittori e a volte mescolati. Potrei riassumere così queste due tentazioni: la passione di bruciarsi la vita, la passione di costruirla. Bruciarla significa il culto nichilista dell immediato. Può peraltro benissimo essere il culto della pura rivolta, dell insurrezione, dell insubordinazione, della ribellione, delle nuove forme di vita collettiva splendide e brevi, come quelle occupazioni di luoghi pubblici che durano poche settimane. Ma si può vedere, si sa bene che tutto ciò rimane privo di effetti durevoli, privo di costruzione, privo di una padronanza organizzata del tempo. Si marcia sotto il motto: no future. E se al contrario si orienta la propria vita verso la pienezza del futuro, la riuscita, il denaro, la posizione sociale, il mestiere redditizio, la famiglia tranquilla, le vacanze nelle isole del Sud, questo produrrà un culto conservatore dei poteri esistenti, visto che vi si impianterà la propria vita nelle migliori condizioni possibili. Sono queste le due virtualità sempre presenti nel semplice fatto di essere giovani, di dover cominciare, e dunque orientare, la propria esistenza. Bruciare o costruire. O entrambe le cose; ma entrambe non è facile, vorrebbe dire costruire il fuoco, ma il fuoco brucia e scintilla, il fuoco brilla, riscalda e rischiara alcuni istanti dell esistenza. Eppure, piuttosto che costruire distrugge. perché esistono queste due passioni contrarie che i giudizi sulla giovinezza sono da lungo tempo, e non solo oggi, così opposti. Giudizi in netto contrasto, fra l idea che la giovinezza sia un momento meraviglioso e l idea che la giovinezza sia un momento terribile dell esistenza.

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