T17 - Annamaria Testa, Competenze sociali: a votare da

Tipologia B Competenze sociali: a votare da bravi cittadini si impara da piccoli T 17 AMBITO POLITICOSOCIALE Annamaria Testa Annamaria Testa (Milano 1953), tra le più brillanti blogger italiane (nuovoeutile.it è il suo sito, molto letto e aggiornato), ha scritto questo post il 19 novembre 2017 per il sito della rivista Internazionale . 5 10 15 20 25 30 35 C è un legame assai più stretto di quel che si potrebbe immaginare tra voto, idea di cittadinanza, educazione volta a sviluppare le competenze sociali. Le competenze sociali sono le capacità apprese che stanno alla base dell intelligenza sociale, e il legame è questo: più i bambini crescono sviluppando buone competenze sociali, più da adulti saranno propensi ad andare a votare. Si tratta di un dato che dovrebbe interessare molti referenti diversi: politici e politologi, genitori ed educatori, istituzioni. E tutti noi come cittadini. Un legame sorprendente Il legame ha sorpreso gli stessi ricercatori ed è stato scoperto per caso, quando John Holbein, un giovane docente di Scienze politiche della BYU (una delle due università dello Utah), si è chiesto se fosse effettivamente possibile incrementare l affluenza alle urne, che negli Stati Uniti è storicamente bassa. Una questione importante Votare è un atto fondamentale della democrazia, dice Holbein, e se ci sono ineguaglianze all atto del voto, queste si rifletteranno nelle scelte politiche che sono frutto di quel voto. Convinto dell importanza della questione, e di fronte all evidenza che invitare gli adulti riottosi ad andare a votare non ha grandi effetti, Holbein si pone due domande: può essere più efficace lavorare in anticipo, sui ragazzini? Se sì, le competenze sociali possono essere rilevanti in termini di sviluppo della propensione al voto? Così, Holbein va a studiarsi i risultati di un vecchio progetto chiamato Fast Track, inteso a migliorare le competenze sociali dei ragazzini. Migliorare il futuro Fast Track parte nel 1992 con l obiettivo di verificare se è possibile aiutare i bambini (specie quelli a rischio di abbandono scolastico e comportamenti antisociali) e migliorare il loro benessere futuro. A partire dal primo anno delle elementari il progetto coinvolge 891 studenti, su metà dei quali si attuano interventi educativi, mentre l altra metà non riceve alcun sostegno attivo e funge da gruppo di controllo. Gli interventi non consistono certo nell offrire informazioni mnemoniche di educazione civica: per l intero ciclo della scuola elementare, ai 446 ragazzini coinvolti nel progetto si insegna, sia a scuola sia con interventi extrascolastici, a sviluppare attivamente le competenze sociali, la comunicazione, la comprensione delle emozioni, l autocontrollo, la capacità di affrontare problemi di tipo relazionale e quella di impegnarsi per ottenere risultati positivi. 331

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