Palestra di scrittura

Tipologia A PROSA 160 165 170 175 180 185 190 195 «Mi scusi un momento . Sorpreso dalla voce che gli era arrivata di spalle, il Diavolo sobbalzò, lasciò cadere la boccettina che aveva in mano. Non era stata tappata bene e il liquido si sparse per terra. «Lei è certamente il diavolo fece Montalbano «lo riconosco dalla puzza che sta facendo . Poi, non sapendo come si fa a trattare con una presenza soprannaturale, per il si e per il no, gli mollò un poderoso pugno sul naso. «Mi ha confessato che era assillato dai debitori, giocava e perdeva. Cosi gli venne in mente di ripetere quello che aveva fatto anni fa col villino di campagna. Quelli che se l accattarono per un decimo del valore reale erano d accordo con lui. Ora si era appattato48 con altri, avrebbe costretto la zia a vendere anche il villino di Vigàta . «Io lo sapevo fece la signora Clementina «che questo nipote Filippo era un delinquente. Lei mi dice che il feto del diavolo era una composta chimica che si era fatta fare e mi sta bene. Ma come mi spiega la faccenda dell animale diabolico, luminoso, che la pòvira Antonietta si vitti sulla pancia?49 E come mai il fratello prete, Emanuele, disse che si era malamente scontrato col diavolo? . «L animale diabolico era un gatto, spalmato con una pasta fosforescente e con un paro di corna di cartone attaccate in testa. In quanto al parrino non si scontrò col diavolo, ma con suo fratello Filippo. Aveva capito tutto e voleva dissuaderlo . «E si fece complice? Un prete?! . «Non lo giustifico, ma lo capisco. Filippo, per i debiti, era minacciato di morte . «E ora che si fa? Si racconta tutto ad Antonietta? Se viene a sapere che è stato suo nipote ad architettare la cosa, ne morrebbe di dolore, come la sorella . Montalbano ci pinsò sopra. «Io un idea ce l avrei fece. «Aspetti, prima di dirmela. Come faceva Filippo a sapere quando Antonietta avrebbe dormito nel villino? . «Un complice, che l informava degli spostamenti. Me ne ha fatto il nome . «Mi dica la sua idea . Chiamato dalla zia Antonietta, che lo fece su pressante suggerimento della signora Clementina, arrivò di corsa a Vigàta patre Emanuele Fulconis, l esorcista. Stavolta travagliò molto bene, gli bastò una sola nottata. La matina appresso, trionfante, annunziò che finalmente ce l aveva fatta, il diavolo era stato definitivamente sconfitto. Avevano finito di mangiare le sarde a beccafico,50 che finalmente il commissario si senti di fare la domanda che da giorni e giorni si portava appresso. «Ma lei, signora Clementina, al diavolo ci crede? . «Io? E quando mai! Altrimenti perché le avrei contato questa storia? Se ci avessi creduto, l avrei contata al vescovo, non le pare? . 48 si era appattato: aveva fatto un patto. 49 che la pòvira pancia: che la povera Antonietta si vide sopra alla pancia. 50 sarde a beccafico: piatto tipico sicilia- no. Si tratta di involtini di sarde farciti con un composto di pangrattato, pinoli, uvetta, succo d arancia e zucchero. 265

Palestra di scrittura
Palestra di scrittura