Palestra di scrittura

Tipologia A PROSA 30 35 40 45 50 55 no lo interessava e lo animava gioiosamente. Mirava esilarato i fili della pioggia fuori della finestra, come fossero coriandoli e stelle filanti multicolori. E se, come accade, la luce solare, arrivando indiretta al soffitto, vi portava, riflesso in ombre, il movimento mattiniero della strada, lui ci si appassionava senza stancarsene: come assistesse a uno spettacolo straordinario di giocolieri cinesi che si dava apposta per lui. Si sarebbe detto, invero, alle sue risa, al continuo illuminarsi della sua faccetta, che lui non vedeva le cose ristrette dentro i loro aspetti usuali; ma quali immagini multiple di altre cose varianti all infinito. Altrimenti non si spiegava come mai la scena miserabile, monotona, che la casa gli offriva ogni giorno, potesse rendergli un divertimento cos cangiante, e inesauribile. Il colore d uno straccio, d una cartaccia, suscitando innanzi a lui, per risonanza, i prismi e le scale delle luci, bastava a rapirlo in un riso di stupore. Una delle prime parole che imparò fu ttelle (stelle). Però chiamava ttelle anche le lampadine di casa, i derelitti fiori che Ida portava da scuola, i mazzi di cipolle appesi, perfino le maniglie delle porte, e in séguito anche le rondini. Poi quando imparò la parola d ndini (rondini) chiamava d ndini pure i suoi calzerottini stesi a asciugare su uno spago. E a riconoscere una nuova ttella (che magari era una mosca sulla parete) o una nuova d ndine, partiva ogni volta in una gloria di risatine, piene di contentezza e di accoglienza, come se incontrasse una persona della famiglia. Le forme stesse che provocano, generalmente, avversione o ripugnanza, in lui suscitavano solo attenzione e una trasparente meraviglia, al pari delle altre. Nelle sterminate esplorazioni che faceva, camminando a quattro zampe, intorno agli Urali, e alle Amazonie, e agli Arcipelaghi Australiani, che erano per lui i mobili di casa, a volte non si sapeva più dove fosse. E lo si trovava sotto l acquaio in cucina, che assisteva estasiato a una ronda di scarafaggi, come fossero cavallucci in una prateria. Arrivò perfino a riconoscere una ttella in uno sputo. COMPRENSIONE E ANALISI 1 Riassumi il contenuto del testo in massimo 10 righe. 2 Individua tutti gli elementi che, nel testo, contribuiscono a presentare il personaggio di Useppe. Crea un ritratto sintetico del personaggio e del suo atteggiamento nei confronti del mondo. 3 Rileva nel testo tutte le indicazioni spaziali e temporali, indicandone il valore. 4 Come definiresti il registro utilizzato dall autrice? Quale ruolo assume, nel testo, la trascrizione del linguaggio infantile? INTERPRETAZIONE Sulla base dell analisi condotta, sviluppa un commento del testo. Dopo aver presentato brevemente il testo, averlo contestualizzato nel periodo storico di riferimento e nell opera dell autrice, concentrati, in particolare, sul tema dello sguardo dei bambini sul mondo. Tieni presente che per l autrice il mondo può essere salvato dai ragazzini in quanto refrattari a un approccio utilitaristico e consumistico nei confronti della realtà (Il mondo salvato dai ragazzini è il titolo di un suo libro fortemente sperimentale, fatto di prosa, anche teatrale, e versi, uscito nel 1968, all epoca della contestazione studentesca). Nel tuo commento cita e discuti la posizione dell autrice, confrontandola con altri autori e testi a te noti. 251

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