Verso la prima prova d esame Cesare Pavese, Passerò per Piazza di Spagna T 12 Verrà la morte e avrà i tuoi occhi Il testo, datato 28 marzo 1950, fa parte della seconda stagione della poesia di Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo 1908-Torino 1950), testimoniata dal libro postumo Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1951). Dopo aver sperimentato i modi della poesia racconto in Lavorare stanca (1936), una raccolta in fiera contrapposizione con le coeve scelte dell Ermetismo, Pavese recupera, in tempi oramai lontani da questo modo di scrivere versi, l idea della poesia come canto dell io, dei suoi dolori, delle sue speranze, dei suoi miti e delle sue parole-mito. 5 10 15 20 Sarà un cielo chiaro. S apriranno le strade sul colle di pini e di pietra. Il tumulto delle strade non muterà quell aria ferma. I fiori, spruzzati di colori alle fontane, occhieggeranno come donne divertite. Le scale le terrazze le rondini canteranno nel sole. S aprirà quella strada, le pietre canteranno, il cuore batterà sussultando come l acqua nelle fontane sarà questa voce che salirà le tue scale. Le finestre sapranno l odore della pietra e dell aria mattutina. S aprirà una porta. Il tumulto delle strade sarà il tumulto del cuore nella luce smarrita. Sarai tu ferma e chiara. COMPRENSIONE E ANALISI 1 Dove è ambientato il testo? Da quale elemento è possibile comprenderlo? 2 In quale punto del testo compare la donna? 3 Quale effetto ha il passaggio del poeta sul paesaggio urbano e naturale? 4 Quale tempo verbale è utilizzato nel testo? Quale informazione dà sull entità dei fatti raccontati? 5 Fai la parafrasi dei seguenti versi e riconosci le figure retoriche attivate dal poeta: S aprirà quella strada, / le pietre canteranno, / il cuore batterà sussultando / come l acqua nelle fontane / sarà questa voce / che salirà le tue scale (vv. 12-17). 6 Nel testo, è possibile riconoscere uno sguardo che parte dall alto, discende a terra, penetra in orizzontale la città e giunge infine in un interno. Individua i versi che corrispondono a ciascun punto di vista. 212