Il magnifico viaggio - volume 5

35 40 45 50 55 60 65 70 75 Il signor Schlemiel, il custode, un uomo tarchiato con faccia e barba ispida da operaio, era proprio in procinto di chiuderla. «Be , disse, e lasciò sgattaiolar dentro l allievo Buddenbrook Forse, forse era salvo. Si trattava di insinuarsi non visto nell aula, e aspettar lì nascosto la fine della preghiera che si teneva nella palestra, come se tutto fosse andato regolarmente. Ansante e boccheggiante, esausto, madido di sudore gelato, si trascinò attraverso il cortile lastricato di mattoni rossi, ed entrò per una delle belle porte adorne di vetri colorati Nell istituto tutto era nuovo, pulito e bello. Il tempo aveva fatto la parte sua, e i fabbricati grigi e cadenti dell antico convitto religioso, dove i padri dell attuale generazione6 avevano ancora compiuto gli studi, erano stati rasi al suolo; al loro posto eran sorti edifici nuovi, bellissimi e ariosi. Si era conservato l antico stile e su corridoi e chiostri s inarcavano solenni le volte gotiche. Ma per l illuminazione, il riscaldamento, l ampiezza e luminosità delle aule, la comodità della sala dei professori, il pratico arredamento dei gabinetti di fisica e chimica, dell aula di disegno, si era profittato di tutte le risorse dell architettura moderna Sfinito, Hanno strisciò lungo le pareti, guardandosi intorno No, grazie al cielo non si vedeva nessuno. Dai corridoi lontani gli arrivava lo scalpiccio della folla di allievi e insegnanti che si recavano in palestra per ricevere un piccolo conforto religioso prima di accingersi al lavoro della settimana. Lì invece regnava solitudine e silenzio, e anche lo scalone coperto di linoleum era sgombro. Cautissimo, in punta di piedi, trattenendo il respiro e tendendo l orecchio, Hanno filò di sopra. La sua classe era al primo piano, di fronte alla scala; la porta era aperta. Sull ultimo gradino egli si sporse a spiare nel lungo corridoio sul quale si aprivano a destra e a sinistra le porte delle varie classi provviste di targhe smaltate; fece tre passi rapidi e silenziosi e fu nell aula. Era vuota. I tre finestroni avevano ancora le tende abbassate, e le lampade a gas che pendevano dal soffitto ronzavano lievemente nel silenzio. Paralumi verdi concentravano la luce sui tre settori di banchi a due posti, di legno chiaro, che avevano di fronte la cattedra scura, professorale e austera, con una lavagna sul muro. Un alto zoccolo di legno giallo correva tutt intorno alla stanza, e alle pareti semplicemente scialbate7 erano appese carte geografiche. A fianco della cattedra c era un altra lavagna su un cavalletto. Hanno andò al suo posto, ch era circa a metà della classe, cacciò la cartella sotto il banco, si buttò sul duro sedile, incrociò le braccia sul piano inclinato e vi appoggiò la testa. Un inesprimibile senso di benessere gli formicolò per le membra; quella camera nuda era brutta e odiosa, e gli gravava sul cuore tutta la mattinata minacciosa, irta di mille pericoli. Ma per il momento era salvo, fisicamente al sicuro, e poteva stare in attesa degli avvenimenti. Inoltre la prima lezione, l ora di religione col signor Ballerstedt, era abbastanza innocua Le vibrazioni della linguetta di carta lassù davanti al foro rotondo nella parete dimostravano l affluire dell aria calda, e anche le lampade a gas riscaldavano l ambiente. Ah, ci si poteva stirare, e lasciar che le membra intirizzite si sciogliessero a poco a poco. Un calore piacevole e malsano gli saliva alla testa, gli ronzava negli orecchi e gli velava gli occhi 6 i padri generazione: i padri dei ragazzi che andavano a scuola in quegli anni. 7 scialbate: imbiancate. IL GENERE / IL ROMANZO EUROPEO DEL PRIMO NOVECENTO / 725

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento