T4 - L’arresto di K.

L arresto di K. / T4 / Franz Kafka, Il processo, cap. 1 / Un accusa priva di contenuto / Riportiamo le prime pagine del romanzo: il protagonista si ritrova coinvolto senza alcuna spiegazione in una vicenda giudiziaria dai contorni vaghi e indefiniti, e proprio questo accentua la sua preoccupazione. 5 10 15 20 25 30 35 40 1 Anna: la cameriera. Qualcuno doveva aver calunniato Joseph K. perché, senza che avesse fatto niente di male, una mattina fu arrestato. La cuoca della signora Grubach, la sua affittacamere, che ogni mattina verso le otto gli portava la colazione, quella volta non venne. Non era mai successo fino allora. K. aspettò ancora un po , guardò dal suo cuscino la vecchia che abitava di fronte e che lo osservava con una curiosità che non le era assolutamente abituale, infine, meravigliato e insieme affamato, suonò il campanello. Subito qualcuno bussò e un uomo che in quella casa non si era mai visto si fece avanti. Era snello e tuttavia di solida corporatura, portava un attillato abito nero che, come gli abiti da viaggio, era provvisto di numerose pieghe, tasche, fibbie, bottoni, e di una cintura, e che di conseguenza, senza che risultasse chiara la funzione di tutto ciò, dava l impressione di essere particolarmente pratico. «Lei chi è? , chiese K., e si mise subito mezzo seduto sul letto. Ma l uomo ignorò la domanda, come se si fosse obbligati ad accettare la sua comparsa, e si limitò a dire a sua volta: «Ha suonato? . «Anna1 deve portarmi la colazione , disse K., e cercò di stabilire dapprima in silenzio, con l osservazione e il ragionamento, chi mai potesse essere quell uomo. Ma questi non si espose troppo a lungo ai suoi sguardi, si girò invece verso la porta, che aprì un poco per dire a qualcuno che evidentemente stava proprio lì dietro: «Vuole che Anna gli porti la colazione . Seguì una risatina nella stanza accanto, dal suono non si poteva dire con sicurezza se vi si univano più persone. Sebbene per suo tramite l estraneo non avesse potuto apprender niente che già non sapesse, disse a K. col tono di chi annuncia una notizia: « impossibile . «Sarebbe una novità , disse K., saltò giù dal letto e in fretta si infilò i pantaloni. «Voglio proprio vedere che gente c è nella stanza accanto e come mi giustificherà questa seccatura la signora Grubach . Gli venne anche in mente subito che non avrebbe dovuto dirlo ad alta voce e che così facendo riconosceva in certo modo all estraneo un diritto di controllo, ma sul momento la cosa non gli parve importante. In ogni modo l estraneo l intese così, perché disse: «Non è meglio che resti qui? . «Non voglio né restar qui né essere apostrofato da lei finché lei non si sarà presentato . «Era a fin di bene , disse l estraneo, e adesso aprì spontaneamente la porta. Nella stanza attigua, in cui K. entrò più lentamente di quanto avrebbe voluto, a prima vista si aveva l impressione che tutto fosse quasi identico alla sera prima. Era il salotto della signora Grubach, forse in questa stanza sovraccarica di mobili, tovagliette, porcellane e fotografie c era oggi un po più spazio del solito, non ci se ne accorgeva subito, tanto più che la novità principale consisteva nella presenza di un uomo seduto presso la finestra aperta con un libro, dal quale ora alzò gli occhi. «Lei avrebbe dovuto restare nella sua stanza. Non glielo ha detto Franz? . «Sì, ma loro cosa vogliono? , disse K., e dalla nuova conoscenza volse lo sguardo sull uomo chiamato Franz, che era rimasto sulla porta, e da lui ancora sull al- IL GENERE / IL ROMANZO EUROPEO DEL PRIMO NOVECENTO / 715

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento