Il magnifico viaggio - volume 5

40 45 50 55 60 65 70 lei. Fin da bambina era abituata ad andar sola attraverso le campagne: si recava all ovile di suo padre sul monte e se occorreva guardava il gregge e passava la notte all aperto. Con tutto questo era bella come un Immagine:5 i capelli lunghi come onda di mare e gli occhi lucenti come il sole. Anche la mia seconda moglie, Maria Barca, era bella, tu la ricordi, Predumarì, eravate cugini; ma non come Franzisca. Ah, come Franzisca io non ne ho conosciuto più: aveva tutto, l agilità, la forza, la salute; era abile in tutto, capiva tutto; non s udiva il ronzio d una mosca ch ella non l avvertisse. Ed era allegra, ohiò,6 fratelli miei; io ho passato con lei cinque anni di contentezza, come neppure da bambino. Ella mi svegliava, talvolta, quando la stella del mattino era ancora dietro il monte, e mi diceva: «Su, Tanè, andiamo alla festa, a Gonare, oppure a San Francesco o più lontano ancora fino a San Giovanni di Mores . Ed ecco in un attimo balzava dal letto; preparava la bisaccia, dava da mangiare alla cavalla, e via, partivamo allegri come due gazze sul ramo al primo cantar del gallo. Quante feste ci siamo godute! Ella non aveva paura di attraversar di notte i boschi e i luoghi impervi; e in quel tempo ricordate, fratelli miei, in terra di Sardegna cinghialetti a due zampe,7 ohiò! ce n erano ancora: ma di questi banditi qualcuno io lo conoscevo di vista, a qualche altro avevo reso servigio, e insomma paura non avevamo. Ecco, Franzisca aveva questo ch era quasi un difetto: non temeva nessuno, era attenta, ma indifferente a tutto. Ella diceva: «Ne ho viste tante, in vita mia, che nulla più mi impressiona, e anche se vedessi morire un cristiano non mi spaventerei . E non era curiosa come le altre donne: se nella strada accadeva una rissa, ella non apriva neanche la porta. Ebbene, una notte ella stava ad aspettarmi, ed io tardavo perché la cavalla m era scappata dal podere ed ero dovuto tornare a piedi. Oh dunque Franzisca aspettava, seduta accanto al fuoco poiché era una notte d autunno inoltrato, nebbiosa e fredda. A un tratto, ella poi mi raccontò, un grido terribile risuonò nella notte, proprio dietro la nostra casa: un grido così disperato e forte che i muri parvero tremare di spavento. Eppure ella non si mosse: disse poi che non si spaventò, che credette fosse un ubbriaco, che sentì un uomo a correre,8 qualche finestra spalancarsi, qualche voce domandare «cos è? poi più nulla. Io rientrai poco dopo; ma lì per lì Franzisca non mi disse nulla. L indomani dietro il muro del nostro cortile fu trovato morto ucciso un giovine, un fanciullo quasi, Anghelu Pinna, voi lo ricordate, il figlio diciottenne di Antoni Pinna: e per questo delitto anch io ebbi molte noie perché, come vi dico, il cadavere del disgraziato ragazzo fu trovato accanto alla nostra casa, steso, ricordo bene, in mezzo a una gran macchia di sangue coagulato come su una coperta rossa. Ma nessuno seppe mai nulla di preciso, sebbene molti credano che Anghelu avesse relazioni con una nostra vicina di casa e che sieno stati i parenti di lei ad ucciderlo all uscir d un convegno.9 5 come un Immagine: un immagine del- la Madonna. 6 ohiò: interiezione che esprime gioia. 7 cinghialetti a due zampe: metafora utilizzata per indicare i banditi. 8 a correre: che correva. 9 convegno: incontro amoroso. 658 / IL SECONDO OTTOCENTO Le parole valgono disgraziato « davvero disgraziato, non gliene va bene una : c è una buona dose di commiserazione ogni qual volta usiamo disgraziato, sia come aggettivo sia come sostantivo, per definire una persona su cui la sfortuna si abbatte con accanimento impedendole di riuscire in ogni cosa che fa. Non a caso aggiungiamo spesso il rafforzativo povero, proprio per sottolineare che lo sventurato non ha colpa del- la propria infelicità. Anche le cose, del resto, possono essere disgraziate perché riuscite male (un impresa, un affare, un mestiere) o perché funestate dalla cattiva sorte, come quando amaramente constatiamo: « stato un anno disgraziato per tutti . Non c è la stessa indulgenza quando adoperiamo disgraziato in tono esclamativo, rivolgendoci a qualcuno. Componi una frase di senso compiuto in cui ci sia un esclamazione contenente questo vocabolo.

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento