Le prime opere

| Le prime opere | Dopo l esordio del 1892 con il romanzo Fior di Sardegna, la prima notorietà viene alla Deledda dal romanzo Anime oneste (1895), cui seguono, tra gli altri, La giustizia (1898), Elias Portolu (1903), Cenere (1904; da questo romanzo verrà tratto nel 1916 un film di Febo Mari, con l unica interpretazione cinematografica della grande attrice Eleonora Duse), L edera (1908), Canne al vento (1913). In questa prima fase della sua opera, di sapore veristico, si trova il motivo dell ansia di riscatto dal male riscatto in realtà impossibile inserito in una visione religiosa e a tratti cupa della vita e sullo sfondo di una rappresentazione, più lirica che realistica, della natura e del paesaggio della sua Sardegna. CANNE AL VENTO In particolare, il romanzo Canne al vento rappresenta bene la sintesi dei temi e dei motivi della prima fase della narrativa deleddiana. Ester, Ruth e Noemi Pintor sono sorelle, discendenti di un nobile casato, ormai economicamente decaduto, del paese di Galte (nel Nuorese c è un centro di nome Galtellì al quale l autrice si ispirò). Le tre donne vivono quasi da recluse nell antica casa in rovina, assistite dall anziano servo Efix, che coltiva l ultimo podere rimasto loro degli immensi possedimenti di un tempo. Con la sua devozione alle padrone Efix intende espiare la colpa di aver ucciso molti anni prima, seppure involontariamente, il padre delle donne, don Zame: il servo aveva infatti cercato di agevolare la fuga di una quarta sorella, la più giovane, Lia, dalla tirannia del padre, che teneva le figlie segregate in casa affinché non si mischiassero con la gente del paese. Antonio Ballero, L appello serale, 1904. Atzara, Sardegna, Collezioni del Comune. 640 / IL SECONDO OTTOCENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento