IL CARATTERE - Un egocentrico "uomo di lusso"

I L G I OVA N E D A N N U N Z I O LA COPERTINA LICENZIOSA Chioma ricciuta e radi baffetti: l immagine di d Annunzio adolescente fa il giro della stampa italiana che coccola l allievo di Carducci destinato a superare la grandezza del maestro. La precoce calvizie sarà la conseguenza di un duello con un giornalista, nel 1885: una ferita alla testa verrà infatti tamponata da un chirurgo che per fermare l emorragia vi verserà abbastanza perclorato di ferro da desertificarne la cute. Ecco la copertina più chiacchierata della storia della letteratura italiana. Stavolta però d Annunzio non c entra nulla: i nudi che fanno gridare allo scandalo sono una trovata dell editore, Angelo Sommaruga, che già pregusta la gratuita réclame che quell immagine farà al volume. D altra parte, la fama dell autore è quella di essere un poeta erotico, una sorta di nuovo Aretino. D Annunzio però protesta e impone la ristampa del libro in una veste più sobria. La copertina della raccolta di racconti Il libro delle vergini (1884). I guadagni ottenuti grazie all instancabile attività editoriale sono notevoli, ma non bastano a sostenere le costose abitudini: «Io sono un uomo di lusso , scrive nel 1886 in una lettera a un amico, «io ho, per temperamento, per istinto, il bisogno del superfluo. L educazione del mio spirito mi trascina irresistibilmente al desiderio il carattere e all acquisto delle cose belle . Lo stile di vita raffinato e dispendioso espone però d Annunzio all assedio dei creditori. Per sottrarvisi, dopo essersi separato dalla moglie, prima fugge nella villa di Francavilla a Mare, in Abruzzo, che gli mette a disposizione l amico pittore Francesco Paolo Michetti, poi nel 1891 si trasferisce UN EGOCENTRICO «UOMO DI LUSSO Decine di biografie a lui dedicate, centinaia di aneddoti (veri, verosimili o leggendari) sul suo conto, testimonianze di chi lo ha conosciuto più o meno da vicino, una bibliografia sterminata che non cessa di aggiungere titoli nuovi ai vecchi: basterebbero questi dati a rendere complicata l impresa di descrivere in poche righe il carattere di un poeta che volle essere un personaggio pubblico, primo divo della modernità a esibire sotto gli occhi di tutti le esperienze, i capricci, le abitudini, al punto da diventare lui stesso un fenomeno, un monumento amato e odiato, una vera e propria categoria dell immaginario. Un insieme di contraddizioni Anche in vita d Annunzio attira su di sé sentimenti contrastanti: come giudicare quel giovane venuto da una remota provincia italiana che scrive senza remore al maestro Carducci: «Voglio combattere al suo fianco, o Poeta! ? Che impressione può fare un autore che sfida a duello chi parla male di lui, che conquista centinaia di donne, attratte dal suo fascino, per poi rivelare senza ritegno i dettagli della propria vita amorosa, che è affetto da manie di egocentrismo e manifesta poi sorprendenti timidezze e paure? D Annunzio è indubbiamente un uomo pieno di contraddizioni: figlio e interprete della sua epoca, al tempo stesso annunciatore e sperimentatore del nuovo, creatore di un gusto diverso, cultore dell oggetto raro ma anche dell aeroplano, del busto antico come dell automobile, del lusso aristocratico da una parte e della pubblicità popolare dall altra, della solitudine e insieme del bagno di folla. Tra edonismo e malinconia Come la produzione artistica, anche il suo carattere privato è polivalente e disarmonico, un oscillare continuo tra malinconia ed euforia, vecchiaia e giovinezza, piacere e dolore: il vate d Annunzio può lasciare lo spazio al tenero innamorato, l individualista al generoso, il divo esibizionista al solitario ripiegato su sé stesso nel ricordo. A fungere da collante tra i suoi molti aspetti, costante della sua esistenza è la febbre della scrittura, vissuta con la spasmodica e profonda convinzione di poter salvare il mondo con la bellezza della parola e del verso. L AUTORE / GABRIELE D ANNUNZIO / 535

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento