I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI

LA SINTESI

LA VITA

Nato nel 1835 a Valdicastello, Carducci trascorre l’adolescenza nella Maremma toscana prima di trasferirsi con la famiglia a Firenze e poi a Pisa, dove si laurea alla Normale. Partecipa alle polemiche che dividono manzoniani e antimanzoniani e fonda il sodalizio degli Amici pedanti, impegnato a difendere la classicità italiana. Nel 1860 ottiene la docenza di Letteratura italiana all’Università di Bologna. Dopo essersi ritirato dall’insegnamento, riceve nel 1906 il Nobel per la Letteratura. Si spegne l’anno seguente a Bologna.

LE OPERE

Odi barbare Edite nel 1893, sono caratterizzate dal tentativo di riprodurre la metrica quantitativa latina attraverso quella accentuativa italiana. Si tratta certamente di un’impresa ardita, anche perché il verso italiano ha un numero definito di sillabe, mentre quello latino ne ha uno variabile, a seconda che le vocali siano lunghe o brevi. Sul piano tematico prevale la celebrazione del periodo romano e medievale, espressione del  classicismo carducciano, ma non mancano liriche in cui i valori classici convivono con la solitudine esistenziale e la contemplazione della morte.


Le altre raccolte poetiche Carducci compone altre cinque raccolte poetiche, che seguono le Rime d’esordio del 1857. Nella raccolta Juvenilia l’autore sfoggia un’erudizione classicistica. La commistione di argomenti leggeri e gravi è alla base della raccolta Levia gravia. Trentadue sono le poesie che compongono Giambi ed epodi, indirizzate a colpire con sarcasmo il potere temporale dei papi, la corruzione che imperversa nella società italiana. La tensione politica che si avverte nei versi di Carducci  poeta civile è condivisa da gran parte della generazione che aveva preso parte al Risorgimento e che credeva ai miti repubblicani e garibaldini. Nelle Rime nuove emerge il travaglio di uno spirito nostalgico che si apre ai ricordi, alla  malinconia e alla coscienza della morte. Nell’ultimo volume, Rime e ritmi, compaiono soprattutto odi civili e politiche che consacrano Carducci come portavoce delle ambizioni della patria. Negli anni della maturità, quindi, il poeta abbandona lo spirito di opposizione e, in seguito alla riconciliazione con il papa e la monarchia, diviene il cantore ufficiale del Regno.


La prosa L’Edizione nazionale delle opere di Carducci annovera 26 volumi di prosa, oltre a lavori editoriali e 22 libri di lettere. Tra gli studi e i discorsi di critica e filologia ricordiamo quelli su Parini, Leopardi, Ariosto, Tasso, Dante, Petrarca, Boccaccio e su autori minori del XVII e XVIII secolo. La prosa carducciana si adatta a una vasta gamma di tipologie, fondendo alta letteratura e parlato vivo. La scrittura antimanzoniana di Carducci eserciterà una notevole influenza sullo stile di vari scrittori novecenteschi.

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LE PAROLE CHIAVE

Classicismo

La fedeltà ai canoni del classicismo nella produzione di Carducci riguarda sia le scelte stilistiche sia i contenuti. L’antico è «energia vitale e spirituale che periodicamente rinasce»; recuperarlo significa per il poeta aspirare alla dignità e al decoro. Egli infatti individua nell’antichità greco-romana un’epoca di solidi valori morali a cui vorrebbe che si ispirasse il nuovo Regno.

Poeta civile

Carducci incarna l’ideale del poeta impegnato, immerso nella dimensione reale della Storia e degli eventi. Inizialmente di convinzioni radicali e polemiche, egli appoggia gli ideali mazziniani e repubblicani e si distingue per un forte anticlericalismo. Con gli anni però le sue posizioni cambiano. Carducci ritiene che, per essere guida morale e civile del paese, il poeta debba porsi al di sopra delle parti e delle fazioni. Così egli diviene il cantore vate dell’Italia contemporanea.

Malinconia

La consapevolezza dell’impossibilità di attuare i valori del mondo classico nel mortificante mondo contemporaneo provoca in Carducci un sentimento di malinconica inquietudine e tristezza, e dolorose riflessioni sulla morte. Immagini poetiche dai toni cupi e amari si affiancano così a quelle più liete che rievocano il glorioso passato.

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento