2 - Il Romanticismo come nuovo modo di sentire

| 2 | IL ROMANTICISMO COME NUOVO MODO DI SENTIRE Origine ed evoluzione di un termine Il termine romantic, derivato da romance, appare in Inghilterra alla metà del Seicento con il significato di romanzesco , inteso nel senso di irreale e bizzarro e riferito a opere artistiche estranee ai princìpi di ordine e armonia propri del Classicismo. In Francia, tuttavia, esso assume l accezione di pittoresco , che a poco a poco prevale e finisce con il designare, nel Settecento, la manifestazione oggettiva della natura e, insieme, lo stato d animo di indefinita malinconia che essa suscita. Nella seconda metà del Settecento il termine si diffonde anche in Germania, nell ambito di un vivo interesse per le leggende e i canti popolari dei popoli nordici (che trova per esempio espressione nella moda ossianica, come abbiamo visto) e per l epos cavalleresco dell età medievale. Questo interesse si sposa con la rivendicazione della peculiarità dei singoli popoli e con un programma di rigenerazione di culture e costumi che acquistano fascino e attrattiva dopo essere rimasti a lungo schiavi si dice delle altrui mitologie, soprattutto di quella greca. Le difficoltà di definizione La complessità dei temi affrontati dal Romanticismo, la diversità delle tradizioni nazionali in cui questo movimento si inserisce e la molteplicità degli atteggiamenti in cui evolve rendono difficile il tentativo di fissarne i caratteri generali in una definizione univoca. Così, esso viene inteso di volta in volta come espressione di un ripiegamento nel soggettivismo o come manifestazione di una coscienza nazionale che esalta gli impeti patriottici; come sentimento di insoddisfazione verso la realtà o come trasfigurazione poetica della realtà stessa; come ritorno al Medioevo o come ricerca di modernità. Le caratteristiche generali del Romanticismo In realtà il Romanticismo non è il logico e coerente sviluppo di un idea, un fenomeno riducibile a un unica causa o un sistema di pensiero chiuso, ma una particolare sensibilità alla quale s intona un certo modo di pensare, di fare poesia e di vivere. In quest ottica, esso non può essere definito, ma soltanto indagato nelle sue origini, seguito nel suo svolgimento, osservato nelle sue tendenze più rappresentative. 24 / IL PRIMO OTTOCENTO Tuttavia, nell eterogeneità delle sue manifestazioni artistiche e filosofiche è possibile cogliere alcuni caratteri fondamentali che si pongono in contrapposizione con la cultura e la mentalità dell Illuminismo. Contro il culto della ragione intesa come strumento essenziale per gettare luce, in termini scientifici e materialistici, sulla realtà, il Romanticismo rivaluta la fantasia, il sentimento e la vita soggettiva, proiettando sulla natura gli stati d animo e le inquietudini della coscienza individuale. La natura Al concetto dello stato di natura come età incontaminata e felice elaborato già nel Settecento , il Romanticismo affianca un idea della natura come «anima del mondo (l espressione è del filosofo tedesco Friedrich Schelling, 1775-1854), ossia come un grande organismo vivente entro cui si manifesta l assoluto. Entrando in contatto con essa, l uomo può attingere l infinito, recuperare l autenticità repressa dai condizionamenti e dalle falsità del mondo civile e trovare una sorta di remoto e consolante luogo delle origini, dell infanzia, della fantasia. Tra natura e civiltà si apre insomma un conflitto irriducibile, analogo ad altri contrasti tipicamente romantici, come quelli tra individuo e società, spontaneità e norma, originalità artistica e imitazione. Se la natura può costituire un approdo di quiete o un incantevole rifugio dal male, essa può però anche essere rappresentata come terribile e lontana, indifferente e impenetrabile, alla stregua di una forza tremenda e ostile che sottolinea la solitudine dell essere umano e la sua limitatezza. La libertà contro i limiti della ragione Una profonda insoddisfazione coglie infatti l individuo quando si trova a misurare la distanza tra i propri desideri e le possibilità di realizzarli. Venute meno le certezze illuministiche, egli vive una sorta di scissione tra ideale e reale: il presente appare ai suoi occhi grigio e prosaico, dominato dai valori mercantili e borghesi. Così, interpretando sdegnosamente la realtà come indegna e conformista, l artista romantico accentua la propria vocazione alla libertà e l esigenza di dare rilievo alle più alte e disinteressate manifestazioni dell ingegno. Come afferma il filosofo tedesco Johann Gottlieb Fichte (1762-1814), la volontà dell Io costituisce la forza principale dell essere umano e il motore di un incessante attività creatrice.

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento