Il magnifico viaggio - volume 3

FINESTRA SUL 900 Parini & Carlo Emilio Gadda Un capolavoro autobiografico La stesura del primo capolavoro di Gadda risale però al 1937, un anno dopo la morte della madre: La cognizione del dolore, romanzo nel quale i riflessi autobiografici sono evidenti. Il libro, pubblicato a puntate sulla rivista Letteratura dal 1938 al 1941, è ambientato in un immaginario paese sudamericano, dietro al quale si nascondono gli scenari brianzoli familiari allo scrittore. difficile sintetizzarne la trama, che d altro canto è molto labile: metafora, questa, dell impossibilità di interpretare e circoscrivere la realtà con sistemi scientifici e architetture definite. Le vicende ruotano attorno al nevrotico rapporto del protagonista («il figlio , controfigura dell autore) con la «madre vedova, una figura tragica destinata a una morte violenta, di cui non si conoscerà mai il responsabile. Un giallo atipico La fama di Gadda presso il grande pubblico si deve però a un altro libro, pubblicato nell immediato dopoguerra, tra il 1946 e il 1947, anch esso a puntate su rivista e poi in volume, profondamente rimaneggiato, nel 1957. Si tratta di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, un romanzo che ha l apparente struttura del giallo, visto che prende le mosse dall assassinio di una ricca signora nei primi anni del fascismo. Diciamo apparente perché in realtà il mistero del fattaccio non sarà risolto, così come, secondo l autore, non è risolto ogni atto umano, che è sempre il risultato ingarbugliato di un «sistema di cause e concause o di una miriade di forze incastonate in un organismo contorto e irrazionale. Pertanto anche i fili della trama investigativa si slabbrano in una miriade di digressioni, depistaggi, pause analitiche, soste descrittive, meditazioni filosofiche che da un lato rendono impossibile la lineare ricerca del colpevole, dall altro offrono la possibilità al narratore di dipingere o meglio mettere in caricatura riti e vizi di una schiera brulicante di personaggi e comparse di una grottesca commedia umana. Sotto la lente deformante della parola gaddiana finisce infatti la Roma del fascismo imperante: un vero e proprio baraccone di voci sguaiate, popolato da protagonisti o spettatori di una quotidiana e abietta carnevalata, al cui apice troneggia la sagoma del duce, oggetto anch egli dell irridente vis comica dell autore. Il duce e l esibizionismo maschilista A Mussolini e al regime Gadda dedica anche le pagine di uno strano pamphlet, Eros e Priapo (Da furore a cenere), nel quale la lezione satirica di Parini è inasprita dai toni dell invettiva e da una furiosa e incontenibile violenza verbale. L autore, che pure era stato fascista, anche se più per conformismo che per adesione ideologica, comincia a scrivere quest opera intorno al 1945, poi ne anticipa alcune parti sulla rivista Officina nel 19551956 (da cinque anni, intanto, Gadda si era trasferito a 538 / IL SETTECENTO Locandina di Un maledetto imbroglio (1959), rielaborazione cinematografica di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana diretta da Pietro Germi. Roma, dove collabora con la RAI), infine la pubblica nel 1967, sei anni prima della morte, avvenuta nella capitale nel 1973. Dopo aver delineato il contesto storico, lo scrittore si concentra sul capo di quella che egli definisce la «delinquente brigata , una masnada di gerarchi che ha tenuto per un ventennio l Italia sotto scacco. Mussolini è ironicamente accostato a Priapo, l antica divinità del sesso, simbolo della fecondità e della forza generatrice maschile, in quanto la venerazione di cui è stato oggetto si è basata, secondo l analisi gaddiana, su una valenza erotica che ha legato il dittatore, come fosse una divinità, ai suoi sostenitori, ridotti alla stregua di adepti. Mussolini saluta la folla, anni Trenta.

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento