Il magnifico viaggio - volume 3

che no savè, sior Meneghetto ve assisterà. Mi pregherò sior missier de compatirme, de averme un poco de carità, de non esser con mi cussì aspro, de non esser in casa cussì suttilo. Ringraziemo el cielo de tutto, e ringraziemo de cuor chi n ha sofferto con tanta bontà; pregandoli, che avendo osservà che brutto carattere che xe l indiscreto, che xe el brontolon, no i voggia esser contra de mi né indiscreti, né brontoloni. 75 E di me? Che cosa ne sarà di me? E voi tornerete a Bergamo ad arare i campi. desiderio Oh! signor padrone, sa con quanta cura, con quanta fedeltà l ho servita. La servirò ancora per niente, senza salario, per niente. todero Mi servirete per niente? (con più dolcezza) desiderio Signor sì, glielo prometto. fortunata Signor sì, signor sì, vi servirà per niente. Ma di aria non si vive. Vi servirà per niente, e si pagherà da solo.1 (a Todero, forte) desiderio Che cosa c entra lei? Mi vuole vedere andare in rovina? 2 todero Taci. (a Desiderio) Sono un poveruomo; non posso pagare un fattore. (a Fortunata) marcolina Caro signor suocero, non avete vostro figlio? todero un buono a nulla. (a Marcolina) fortunata Il signor Meneghetto lo assisterà. (a Todero) todero Che cosa c entra lui nei fatti miei? (a Fortunata) fortunata C entrerebbe se voi voleste. (a Todero, dolcemente) marcolina Capite, signor suocero? (a Todero, dolcemente) todero Cos è, cos è questa cosa? Cosa volete che capisca? Che gente siete? Non sapete neanche parlare.3 fortunata Parlate voi, signor cugino. (a Meneghetto) 4 meneghetto Signor Todero, vede che quel contratto è stato sciolto da ciò che è successo. todero Bene; e perciò? meneghetto Se si degna di concedermi la sua signora nipote todero Via; c è altro? meneghetto Sono pronto a darle la mano. todero E non dite altro più di così? meneghetto Comandi. todero Non mi avevate detto che la prendete senza dote? meneghetto Signor sì, senza dote. todero Dunque vedete? Non sapete parlare. Signor sì, son galantuomo: quello che ho promesso, mantengo: ve la darò.5 marcolina Bravo, signor suocero, sono contenta anch io. todero Non c è bisogno che tu sia contenta, o che non sia contenta; quando sono contento io, basta. 6 marcolina (Ma costui è davvero un grand uomo!). todero E voi, signore, che cosa fate qua? (a Desiderio) desiderio todero 1 si pagherà da solo: cioè imbrogliando sui conti. 2 Sono fattore: Todero sperava di ottenere gratuitamente le prestazioni di Nicoletto in virtù del suo matrimonio con Zanetta. 3 Non sapete neanche parlare: perché non parlano della cosa più importante, cioè che Meneghetto rinuncia alla dote. 444 / IL SETTECENTO 4 contratto: Meneghetto si riferisce alla promessa di matrimonio tra Nicoletto, figlio di Desiderio, e Zanetta, nipote di Todero, promessa ormai superata dal matrimonio tra Nicoletto e Cecilia, la cameriera di Marcolina. 5 Signor sì ve la darò: Todero si dice galantuomo ma mantiene la promessa solo perché risparmia la dote. TRADUZIONE ATTO III, scena quattordicesima Todero, Marcolina, Fortunata, Meneghetto e Desiderio. 6 Ma costui grand uomo!: l espressione grand uomo esprime l ammirazione verso la generosità di una persona; in questo caso, rivolta (con l enfasi resa dal punto esclamativo) da Marcolina a Todero, che ha appena dimostrato il proprio irriducibile e gretto egoismo, assume un valore ironico: significa infatti l esatto contrario di ciò che afferma.

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento