Specchi incantati - volume C

Omero | UNIT 2 Analisi La freddezza di Odisseo Inorgoglito per il successo nella gara appena conclusa, il mendicante, che ha dimostrato di essere più abile dei migliori aristocratici di Itaca, sa di avere ancora molto da fare. Anche il tempo, che durante l assenza di Odisseo dall isola era trascorso lento, comincia ora a scorrere, rapido e concitato. Messosi prontamente al centro della sola porta ancora aperta della sala, per impedire ogni tentativo di fuga, Odisseo si toglie di dosso gli stracci con cui aveva nascosto la propria identità e annuncia, in termini sibillini, l intenzione di colpire altri bersagli (vv. 5-7). La freccia mortale scagliata su Antinoo, il primo tra i Proci, scatena la reazione sdegnata dei presenti, increduli e sbigottiti, che subito promettono vendetta (vv. 27-30), non comprendendo che la mossa del mendicante è stata voluta e non accidentale. Una giustizia implacabile Solo a questo punto, forte del timore provocato dalla prima vittima, Odisseo decide tea tralmente di togliere la maschera e di annunciare il ritorno del re di Itaca: il discorso che segue non lascia possibilità di fraintendimento. Coloro che hanno offeso il suo nome, i suoi affetti e i suoi beni, macchiandosi di hybris (tracotanza), pagheranno con la vita l onta arrecata (Cani, non pensavate che sarei mai venuto reduce a casa / dalla terra di Troia, che m avete saccheggiato la casa, / vi giacevate a forza con le donne mie ancelle, / corteggiavate mia moglie mentre io sono vivo, vv. 35-38). Odisseo assume le vesti del giustiziere implacabile, capace di portare fino in fondo un disegno di vendetta studiato in ogni dettaglio, dalla chiusura delle porte sino alla sottrazione delle armi dalle pareti della sala. Questo momento rappresenta lo scioglimento della massima tensione narrativa (Spannung), raggiunta durante la gara con l arco. Una proposta codarda I Proci hanno molti volti. Alla sfrontatezza e alla superbia di Antinoo, che si era già fatto notare durante i banchetti precedenti cui era stato ammesso Odisseo in veste di mendicante, si aggiunge ora la viltà di Eurimaco, che non si trattiene dall attribuire ogni responsabilità ad Antinoo ormai morto e arriva inutilmente a proporre un risarcimento al re ritornato in patria (vv. 45-59). Seguirà, invece, una spietata carneficina, descritta da Omero con crudo realismo, come dimostrano i particolari della morte di Antinoo, e come lascia intendere Odisseo nella sua risposta a Eurimaco (vv. 61-67). I Proci ottengono la fine che meritano: rozzi e prepotenti quando spadroneggiavano, ora si mostrano codardi. Il loro comportamento rappresenta anche in questo caso l antitesi delle virtù eroiche: la vendetta di Odisseo è perciò un inevitabile atto di giustizia che li condanna per l empietà verso gli dèi e il mancato rispetto delle norme di convivenza tra gli uomini. Laboratorio sul testo COMPRENDERE 1. Perché all inizio dell episodio Odisseo si colloca sulla soglia della sala? 5. Come reagisce Eurimaco alla morte di Antinoo? a Lo difende e sfida Odisseo a duello. b Invoca la partecipazione di tutti alla vendetta. 2. A quale altro bersaglio allude Odisseo al v. 6? 3. In quale circostanza viene colpito Antinoo? Con quale arma? c Scarica su di lui la responsabilità di tutti i soprusi compiuti dai Proci. d Infierisce sul cadavere. 4. Quali accuse rivolge Odisseo ai Proci? 270 80079D_48P1013_INTE_BAS@0270.pgs 17.12.2019 13:35

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