Specchi incantati - volume B

POESIA Generi e temi UNIT 2 La poesia dei luoghi SPECCHI di CARTA L atteggiamento più comune, in coloro che vedono cambiare tutto intorno a sé, è il rimpianto. Quante persone conosci che non fanno altro che rievocare con nostalgia i vecchi tempi e guardare con diffidenza a qualunque novità? La città moderna non fa per loro: è il luogo del cambiamento incessante, il luogo in cui la società muta e si rimescola più velocemente. il centro di nuove idee, il cuore dello sviluppo, la dimensione in cui milioni e milioni di persone hanno migliorato la propria condizione. Chi se ne va è subito sostituito da chi viene a cercare fortuna. Si costruiscono nuovi quartieri, altri vengono abbattuti, dappertutto ferve l operosità. Whitman osserva la New York che aveva conosciuto da ragazzo trasfigurata: vede ogni giorno sbarcare uomini che parlano lingue sconosciute, pronti a darsi da fare e a mettersi alla prova. Lungi dall abbattersi, o chiudersi a riccio, si inebria. Ha l impressione che l isola di Manhattan si stia tramutando essa stessa in una nave lanciata a tutta velocità verso il progresso. Di lì a poco, comincerà l età dell oro che la trasformerà in una stupefacente foresta di grattacieli. Certo, sappiamo che non sempre la città è sinonimo di bellezza e prosperità e per questo è necessario combattere il degrado delle infrastrutture, ovviare alla scarsità di alloggi adeguati, incrementare i servizi di base per tutti, rendendo gli insediamenti umani inclusivi, sicuri e duraturi, come recita l obiettivo 11 dell Agenda 2030 dell Onu. Se ci riusciremo, potremo meglio apprezzare l aria frizzante delle città. GUIDA ALLA LETTURA 88 Il poeta della democrazia americana Walt Whitman è il più grande cantore del sogno americano. Nella sua poesia, vibrante e ottimistica, si sente l energico slancio di una nazione giovane e in crescita, l inno appassionato alle possibilità offerte dalla democrazia all uomo operoso. Nella sua voce risuonano milioni di altre voci: Whitman si sente uomo comune fra uomini comuni, parte di una folla in cammino, e vuole farsene interprete. Ai suoi occhi la modernità è un coronamento dell opera della natura. Il suo primo intento è perciò quello di celebrare l armonia del creato che si riflette nel progresso. Non fa eccezione Mannahatta, componimento in cui omaggia con fervore la metropoli che gli ha offerto l opportunità di riconoscersi come individuo e come poeta. L influenza dell atmosfera di New York è in effetti ben più importante delle molteplici ascendenze letterarie di cui egli risente: possiamo dire che Foglie d erba, la raccolta che scrisse e ampliò per tutta la vita, rappresenti sul piano della letteratura ciò che in politica rappresentò la Dichiarazione d Indipendenza, con la quale, nel 1776, le colonie dell America del Nord tagliarono di netto il legame con la madrepatria inglese. Un nome perfetto Mannahatta sembra a Whitman un nome perfetto per indicare New York, una limpida, sana, ribelle, musicale parola (v. 3), con la quale può iniziare la lode della sua città, che si snoda in una lunga enumerazione di aspetti caratterizzanti. Fin dall inizio il poeta tiene a creare un nesso saldissimo fra la natura e l ambiente movimentato che si trova di fronte. Mannahatta condensa l ideale di una vita che nella visione del poeta è allo stesso tempo moderna e ancestrale, in quanto vi si esprimono le migliori energie della nostra specie. Il nome si incastona perfettamente nella nicchia di baie, superba, / ricca, orlata all ingiro da una densa frangia di velieri e vapori (vv. 5-6). New York in effetti era allora innanzitutto una città portuale: lo snodo cruciale fra Nuovo Mondo e Vecchia Europa. Whitman insiste su quest aspetto, alternando alla maestosa bellezza del creato le altrettanto maestose bellezze dovute all ingegno dell uomo. Da una parte dunque troviamo il mare, solcato da rapide ed ampie maree (v. 8), forti correnti, isole e isolette; dall altra le enormi gru che si innalzano verso il cielo snelle, robuste, leggere (v. 7), e lo spettacolo del porto: gli innumeri alberi maestri, i bianchi battelli, gli alleggi, i ferry, i neri transatlantici ben carenati (v. 10).

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Specchi incantati - volume B
Poesia e teatro