Specchi incantati - volume B

TEATRO I generi UNIT 4 SPECCHI di CARTA Qual è il prezzo del progresso? lecito rischiare vite umane per realizzarlo? Fino a che punto è permesso sfruttare la natura per aumentare il benessere? Come la vicenda del Vajont tragicamente dimostra, l equilibrio tra tecnologia ed ecologia, economia e rispetto dei diritti umani costituisce un problema cruciale della modernità: affonda le sue radici nel passato e, oggi, lo sviluppo sostenibile è la sfida dei nostri tempi. Se da una parte utilizzare le risorse del pianeta può aumentare la ricchezza e migliorare la vita di tante persone, dall altra è necessario che l ambiente venga rispettato per non mettere in pericolo i cittadini. Lo avevano già capito i padri costituenti : oltre a tutelare l ambiente, con l articolo 9, la Costituzione ricorda, all articolo 41, che nessuna iniziativa può svolgersi in contrasto con l utilità sociale né recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. GUIDA ALLA LETTURA Spazio scenico e spazio rappresentato Per cogliere appieno il significato e la forza emotiva di un capolavoro del teatro di narrazione come questo, dobbiamo metterci nei panni dello spettatore. Da una parte, la scena appare estremamente limitata: un unico attore, al centro del palco illuminato, recita il testo concentrando su di sé tutta l attenzione di chi ascolta. La scenografia è ridotta al minimo, a contare sono solo i gesti e le parole dell attore che sprigionano una formidabile forza evocativa. Dall altra parte, la voce racconta uno sconvolgente cataclisma: un estesa parete alpina, circondata da montagne maestose, precipita rovinosamente, rimbombando con sinistra eco nella notte illuminata dagli elettrodotti sconquassati... Si spalanca così uno spazio immenso dinanzi al pubblico, che assiste, con sgomento crescente, alle tremende conseguenze di una catena di scelte e decisioni scellerate. La magia del teatro e la sua potenza rappresentativa possono far sorgere un immensa vallata in pochi metri quadri, e concentrare vite intere nei pochi minuti di una recita. Una voce, tante voci Lo spettacolo si presenta come un monologo; tuttavia, terminata la performance, è facile avere l impressione di non avere ascoltato una sola persona, ma più persone e altrettante voci: brandelli di dialogo e di conversazione si sovrappongono nella memoria, in un intreccio di punti di vista e parole differenti che danno la sensazione di formare un coro polifonico. Per ottenere questo effetto, Paolini mette insieme piani diversi e materiali vari: c è il suo ricordo di bambino, che resta impressionato dall evento, dalle parole dei giornali (r. 76) e dei media; vengono riportate le frasi di chi c era, come il prete di Casso (r. 34), testimone oculare della tragedia; si sentono le testimonianze dei superstiti, ossessionati dall indescrivibile boato della frana; e poi i maestri (r. 49), svegliati nel cuore della notte, e le grida non narrate, ma lasciate immaginare dei fuggiaschi con i bambini in braccio. L io del narratore sembra in questo modo scomparire dietro alla molteplicità delle voci, che ora rivivono affinché nessuno dimentichi ciò che è stato e perché è stato. Emozione e precisione Paolini non vuole però soltanto coinvolgere, commuovere, indignare. Il suo racconto intende porsi soprattutto come un documento capace di suscitare una presa di coscienza e spingere alla riflessione: di chi è la responsabilità? Per questo il suo racconto non indugia sugli aspetti patetici o sentimentali, ma insiste sui numeri e sui dati: riporta i milioni di metri cubi di roccia (r. 10) precipitati nell invaso del lago; spiega il fenomeno dell aquaplaning (r. 23) e dello scivolamento delle rocce; riferisce il volume dell ondata che distrugge gli abitati e il peso del masso che sfonda il tetto della chiesa (rr. 54-55) del paesino di Casso. Lo fa per ricordare, a chi lo legge o a chi lo ascolta, che sì, siamo a teatro, ma quello che viene raccontato è un fatto vero, con pesi e con misure calcolati, vissuto da persone reali. Così, se normalmente si percepisce come vera la finzione della scena, nel caso del Racconto del Vajont è la realtà a salire sulla scena e a mostrare, con precisione, la sua brutalità. 504

Specchi incantati - volume B
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Poesia e teatro