Specchi incantati - volume B

Storie poetiche GUIDA ALLA LETTURA Dormono sulla collina Nella Collina Masters indica il luogo ispirato al cimitero di Oak Hill nel quale si trovano le lapidi con i rispettivi 244 epitaffi immaginari riportati nell Antologia: nelle pagine di quest ultima si rincontreranno, provvisti di cognome, Elmer, Herman, Bert e tutti gli altri personaggi nominati nel componimento iniziale. Ciascuno di loro narrerà in prima persona la propria storia: l unico componimento in cui il poeta fa sentire la sua voce è questo. Lee Masters non ne approfitta per parlare di sé o per esprimere considerazioni personali; si limita ad aggiornare l antico tema dell ubi sunt ( dove sono , in latino), affrontato, secondo una consolidata tradizione, per riflettere sulla precarietà della vita umana. Da questo esercizio solitamente conseguono due atteggiamenti opposti: il desiderio di approfittare dei piaceri terreni, che sono effimeri e quindi vanno goduti prima che sia troppo tardi, oppure l aspirazione a condurre una vita conforme ai princìpi religiosi, per ottenere ricompense nell aldilà. Edgar Lee Masters non prende apertamente posizione. L unica verità incontestabile è che tutti dormono sulla collina (v. 3): vi dormono atleti e ubriaconi, ingenue e superbe, attaccabrighe e cuori teneri, uomini e donne dai caratteri più diversi, puntualmente elencati ai vv. 2 e 11. Vi dorme chi ha avuto una morte violenta e chi invece è spirato per una malattia. Tutti comunque hanno conosciuto il dolore e la morte dei cari: e ciascuno di essi nel libro interpreterà a modo proprio la vita toccatagli in sorte. In particolare, il poeta si sofferma sull esistenza del suonatore Jones (vv. 29-37), di cui allestisce un ritratto ambiguo: il violinista campa novant anni bevendo, schiamazzando, infischiandosi di moglie e parenti, / e danaro, e amore, e cielo (vv. 32-33). Il risultato di tanta indifferenza alle regole e alle convenzioni morali e sociali è che lo si vede cianciare di vecchie storie e stupidaggini, passando con disinvoltura dalle fritture di pesce ai discorsi di Lincoln, in omaggio alla libertà che l ha spinto a godersi ogni attimo. D altronde è ciò che succede nella vita, oggi meschina domani grandiosa: il compito che si assume Lee Masters è rappresentarla, per frammenti, nella sua interezza. Voci dall aldilà Modello fondamentale per Edgar Lee Masters insieme alla poesia cimiteriale anglosassone del XVIII secolo fu l Antologia Palatina, una raccolta di circa 3700 epigrammi greci di vario argomento, composti fra l età antica e l alto Medioevo, e in particolare il VII libro, dove prendono la parola i defunti. ciò che accade anche a Spoon River, dove ognuno si concentra su un avvenimento o un proprio tratto caratteriale che ritiene decisivo. Alcune voci sono ormai pacificate e raccontano con la calma data dalla distanza, altre invece vibrano ancora di collera, delusione, amore. Vengono così illuminate caratteristiche invariabili della natura umana, ma nel contempo emergono con chiarezza i costumi della comunità alla quale quelle voci appartengono. Nell insieme, infatti, il libro costituisce anche una critica serrata all ipocrisia regnante in una cittadina di provincia in apparenza tranquilla e ligia a una morale austera, ma percorsa in realtà da pulsioni irrefrenabili. Il dilagare di bugie, tradimenti, violenze e cattiverie conferisce d altra parte maggior spessore ai rari episodi improntati ad altruismo e bontà, tutt altro che scontati. Spesso Masters propone due o più versioni della medesima storia, raccontata con accenti molto diversi da moglie e marito, padre e figlia, vittima e assassino, servo e padrone, lasciando alla sensibilità del lettore il giudizio finale. Mickey, un fallito La maggior parte degli abitanti di Spoon River si può incasellare senza difficoltà nella categoria dei falliti: in amore, sul lavoro, nei rapporti familiari hanno coltivato illusioni puntualmente deluse. Mickey M Grew è uno di questi, persuaso di non avere parte alcuna nelle proprie disgrazie: qualcosa al di fuori di me mi trascinava in basso (v. 2). Egli racconta come un momento di difficoltà del padre l abbia costretto a cedergli il denaro che sarebbe servito per continuare gli studi e costruirsi una vita migliore. Certo, dalla sua vicenda capiamo come le inesorabili necessità della vita conducano ai sacrifici più dolorosi. Tuttavia l incidente nel 301

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Poesia e teatro