Specchi incantati - volume B

Che fai tu, luna, in ciel? 20 Prendila sul serio ma sul serio a tal punto che a settant anni, ad esempio, pianterai degli ulivi non perché restino ai tuoi gli ma perché non crederai alla morte pur temendola e la vita sulla bilancia peserà di più. Nazim Hikmet, Poesie d amore, trad. di J. Lussu, Lerici, Milano 1961 SPECCHI di CARTA Come dobbiamo vivere? In che cosa è necessario credere? Qual è il senso, la direzione della nostra esistenza? Le risposte possibili sono infinite: religioni e ideologie propongono diverse visioni, sistemi divergenti, modelli inconciliabili tra loro. Dobbiamo cercare dentro di noi o è meglio ascoltare i maestri? Serve un progetto a lungo termine o è opportuno cogliere l attimo? Sono alternative senza risposta univoca, perché la vita è imprevedibile e comples- sa, e non esistono formule capaci di racchiuderla. Di una cosa, però, possiamo essere sicuri: vivere è una faccenda impegnativa e bellissima, che richiede profonda coerenza e vivace entusiasmo, anche e soprattutto di fronte all ingiustizia. Le parole del poeta, a un tempo appassionate e sagge, ci esortano alla responsabilità nei confronti di noi stessi e degli altri, e sono animate da un fervore vitale che nessuna malvagità, nessuna paura riuscirà mai a spegnere. GUIDA ALLA LETTURA Vivere ora, vivere qui Il poeta invita a vivere l esistenza come fa lo scoiattolo (v. 3): il vivace roditore, che provvede da solo a se stesso e non si aspetta nulla (v. 3) dal mondo esterno, insegna all uomo a non avere altro da fare che vivere (v. 5), senza riporre fiducia nell al di là (v. 4). La vita ha in sé le sue ragioni e non richiede pertanto appigli razionali o ideologici: anche per questo va presa sul serio (v. 2) e ascoltata attentamente, poiché essa stessa ci comunica i motivi per cui vale la pena di viverla. Non serve ricercare le ragioni della nostra esistenza materiale al di fuori di essa: la serietà del vivere sta proprio nel sentire, con l istintività di una creaturina naturale, la pienezza dell esserci, senza guardare altrove perché, come per lo scoiattolo, anche per ciascuno di noi la vita è ora, la vita è qui. Vivere per gli altri Nella seconda strofa, il poeta evoca, contrapposte alla vivacità dello scoiattolo, immagini dure di libertà negata, come quella di un uomo schiacciato contro un muro (v. 9), con le mani legate. impossibile non associare questa figura alla biografia dell autore: il testo è stato scritto durante la 207

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Poesia e teatro