T7 ITA - Il tempo

DAL TARDOANTICO AL MEDIOEVO T7 Il tempo tratto da Confessiones XI, 18, 23 italiano In questo famoso brano dell undicesimo libro delle Confessiones, Agostino si interroga sul rapporto tra il tempo e la coscienza: dal momento che noi viviamo soltanto nel presente, dove sono il passato e il futuro? Da questa domanda prende le mosse una meditazione di sorprendente modernità, che anticipa, tra le altre cose, le riflessioni sulla differenza tra tempo fisico e tempo soggettivo del filosofo francese Henri Bergson (1859-1941). 18.23. Lasciami estendere, o Signore, la mia ricerca, tu, speranza mia.1 Fa che nulla 5 10 15 disturbi il mio sforzo. Se il futuro e passato sono, desidero sapere dove sono. Se ancora non riesco, so tuttavia che, ovunque siano, là non sono né futuro né passato, ma presente. Futuro anche là, il futuro là non esisterebbe ancora; passato anche là, il passato là non esisterebbe più. Quindi ovunque sono, comunque sono, non sono se non presenti. Nel narrare fatti veri del passato, non si estrae già dalla memoria la realtà dei fatti, che sono passati, ma le parole generate dalle loro immagini, quasi orme da essi impresse nel nostro animo mediante i sensi al loro passaggio. Così la mia infanzia, che non è più, è in un tempo passato, che non è più; ma quando la rievoco e ne parlo, vedo la sua immagine nel tempo presente, poiché sussiste ancora nella mia memoria. Se sia analogo anche il caso dei fatti futuri che vengono predetti, se cioè si presentano come già esistenti le immagini di cose ancora inesistenti, confesso, Dio mio, di non saperlo. So però questo, che sovente premeditiamo i nostri atti futuri, e che tale meditazione è presente, mentre non lo è ancora l atto premeditato, poiché futuro.2 Solo quando l avremo intrapreso, quando avremo incominciato ad attuare il premeditato, allora esisterà l atto, poiché allora non sarà futuro, ma presente. (trad. C. Carena) 1. o Signore... speranza mia: è una citazione biblica da Salmi, 71 (70), 5. 2. tale meditazione... futuro: Agostino vuole sottolineare la differenza fra la premeditazione di un azione e l azione stessa. Analisi del testo Il tempo e la creazione L intero undicesimo libro delle Confessiones è dedicato alla riflessione sul tempo, che già aveva impegnato il filosofo nel De immortalitate animae (un altra delle opere filosofiche) e nel De musica. Sull idea agostiniana del tempo si è scritto moltissimo, per esempio evidenziando l interiorizzazione della dimensione temporale e la contrapposizione fra la concezione ciclica del tempo propria della tradizione classica e la concezione lineare cristiana. Ciò che importa mettere in evidenza è che la riflessione di Agostino nasce in opposizione 784 alle domande, già presenti nel pensiero antico e poi riprese dai Manichei, riguardanti il tempo nella creazione e in particolare il quesito su che cosa facesse Dio prima di creare il cielo e la terra . La risposta di Agostino è che il tempo stesso è creatura, che non può essere anteriore al mondo, e quindi non esiste un prima , un antequam, anche se nelle Confessiones egli evita di affrontare il tema del quomo do, del come il mondo sia stato creato. L unica certezza è il nostro misurare il tempo, il nostro percepirlo, ma bisogna ammettere che l uomo non sa

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale