T3 ITA - Una dichiarazione di metodo

DAL TARDOANTICO AL MEDIOEVO T3 Una dichiarazione di metodo tratto da Res gestae XXVI, 1, 1 italiano Nel proemio al libro XXVI della sua opera, Ammiano, prima di iniziare a narrare gli eventi che portarono al trono Valentiniano I, si sofferma a esporre alcuni princìpi di metodo, fornendo così un esaustiva chiave di lettura del proprio testo. 5 10 15 1. Dopo aver esposto con scrupolosa cura la serie degli avvenimenti sino a giungere alle soglie dell epoca presente, sarebbe stato giusto ritirarsi di fronte a fatti troppo noti, per evitare da un lato i pericoli spesso connessi con la verità e per non aver a sopportare d altra parte i critici importuni della composizione dell opera, i quali strepitano, come se fossero stati offesi, se si è omesso ciò che ha detto l imperatore a cena oppure la ragione per cui dei soldati semplici furono puniti davanti alle insegne o perché in un ampia descrizione di regioni non si doveva tacere di alcune fortezze prive d importanza. Mi potrebbero criticare per il fatto che non ho esposto i nomi di tutti coloro che accompagnarono il pretore urbano nel giorno in cui iniziava la magistratura, e per moltissime altre ragioni analoghe, che sono in contrasto con i princìpi della storia, la quale è solita trascorrere sulle cime degli eventi più clamorosi e non perdersi nell indagine di particolari di cause di poca importanza. Se qualcuno le vorrà scrutare, spererà di poter numerare quei corpiciattoli indivisibili che si aggirano nel vuoto e che noi chiamiamo atomi. 2. Alcuni scrittori antichi, per timore di queste critiche, non pubblicarono, finché vissero, le loro indagini su vari avvenimenti stese in forma elegante, come afferma in una lettera a Cornelio Nepote Cicerone stesso, che è un testimonio degno di rispetto.1 Perciò, non tenendo in nessun conto l ignoranza del volgo, volgiamoci a trattare ciò che ancora ci resta. (trad. A. Selem) 1. come afferma di rispetto: di questa lettera non si ha alcuna traccia. Analisi del testo Il fine dello scrivere di storia L importante affermazione di Ammiano costituisce una dichiarazione puntuale di metodo di indagine storica e una coraggiosa presa di posizione dell autore nei confronti di chi criticherà in maniera malevola la sua opera. Il fine dello scrivere storia non è quello di introdurre ogni piccolo dettaglio, ma quello di cogliere l insieme, le dinamiche degli eventi, le cause e le concause, lo svolgersi dei fatti che devono essere riportati nella loro oggettività, senza distrazioni, fronzoli o eccessi virtuosistici. L ottica è quella di restituire al lettore un 738 quadro fenomenico d insieme, ma completo e corretto, in una sorta di priorità del generale sul singolo particolare (in tal senso è funzionale il confronto con l unità invisibile dell atomo). Il particolare infatti si presta a letture altrettanto particolari e faziose, per cui è rischioso per chi compone un opera storica riferire i fatti presenti, nei quali si è implicati e per i quali si rischia di scontentare le parti in gioco. Quest ultima preoccupazione è espressa proprio all inizio del proemio e si combina sostanzialmente con i propositi metodologici esposti.

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale