T3 ITA - I motivi dell’opera

Il contesto letterario La letteratura nell età dell angoscia T3 I motivi dell opera tratto da Adversus nationes I, 1, 1-3 italiano Nella sezione incipitaria, Arnobio spiega le motivazioni che lo hanno indotto a comporre la propria opera, con la quale egli intende prendere le difese dei cristiani contro le calunnie dei pagani. 5 10 15 1. Poiché ho appreso che taluni, persuasi nelle loro convinzioni di saperla lunga, vaneggiano, delirano e dicono come ripetendo il responso di un oracolo:1 «Da quando la razza dei cristiani è apparsa sul mondo, la terra è andata in rovina, il genere umano è stato colpito da ogni genere di mali e i celesti stessi, trascurate che furono le cerimonie solenni durante le quali un giorno solevano interessarsi dei nostri affari, sono stati banditi dalle contrade della terra , 2. ho deciso, secondo le mie capacità e la pochezza del mio parlare, di oppormi alla maligna diceria e di disperdere le calunniose insinuazioni,2 prima perché essi non credano di dire qualcosa di grande sputando parole tanto volgari, poi perché non pensino che, se noi rifiutiamo il dibattito, essi abbiano la meglio in una causa, vinta per le reali deficienze in essa racchiuse e non perché trascurata dai difensori assolutamente muti. 3. Codesta accusa, non potrei negarlo, avrebbe un valore determinante e noi saremmo degni dell odio più spietato se si potesse provare che per causa nostra il mondo si è allontanato dalle sue leggi, gli dèi sono stati banditi lontano e sì gran cumulo di miserie è stato trascinato sulle generazioni umane. (trad. R. Laurenti) 1. Poiché un oracolo: Arnobio inizia la sua opera descrivendo, in un crescendo, il delirio e la follia dei pagani che calunniano i cristiani imputando loro ogni sorta di falsità e male. Nella prima frase latina del passo qui riportato (Quoniam comperi nonnullos, qui se plurimum sapere suis persuasio nibus credunt, insanire, bacchari et velut quiddam promptum ex oraculo dicere), oltre al verbo insan re con il significato di essere pazzi, vaneggiare , Arnobio utilizza intransitivamente il verbo deponente bac chor (che normalmente può avere valore sia transitivo sia intransitivo). Il significato intransitivo del verbo è quello di celebrare i riti di Bacco , connessi con l uso abbondante del vino e quindi celebrati in stato di ebbrezza, e per traslato delirare, infuriare . L autore si serve di quest ultimo valore per enfatizzare l insensatezza dei pagani e la loro furia dissennata nell addossare senza razionalità la colpa dei mali del presente sui cristiani. La scelta del verbo è anche un indizio del forte retaggio classico pagano della formazione retorica dell autore che attinge a un repertorio lessicale tradizionale, applicandolo di volta in volta al contesto argomentativo. 2. ho deciso... insinuazioni: nel secondo paragrafo Arnobio interviene direttamente esplicitando i motivi per i quali ha deciso di comporre il suo testo: statui pro captu ac mediocritate sermonis contraire invidiae et calumniosas dissolvere crimi nationes. Nel passo sono quindi inserite le due chiavi di lettura dell opera, espresse grazie alla scelta dei due verbi: contrai re con il valore di contraddire, contrapporsi (da contrae o, composto da contra e eo) e dissolvere nell accezione di confutare, demolire un accusa . Analisi del testo Difesa dalle calunniose insinuazioni contro i cri stiani In questa sezione iniziale Arnobio esplicita il fine ecumenico del testo, con il quale egli diventa idealmente apologeta per tutto l universo cristiano. A quest immagine concorre in particolare la scelta dell espressione Christiana gens, spia dell approccio adottato dall autore, che vede nel cristianesimo una forma di filosofia più che di vera religione e dunque si rivolge principalmente alla difesa dei cristiani e non della dottrina cristiana ortodossa in sé. Nella parte centrale del passo, la dichiarazione di modestia statui pro captu ac mediocritate sermonis contraire invidiae et calumnio sas dissolvere criminationes, ho deciso, secondo le mie capacità e la pochezza del mio parlare, di oppormi 705

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale