Tua vivit imago - volume 3

Il fantastico e l orrore Anthony Frederick Augustus Sandys, Cassandra, XVIII secolo. Collezione privata. cui gli stessi uomini rischiano di cadere quando sono preda degli istinti e, dall altro, l impotenza di creature indifese di fronte a un male troppo più grande di loro perché vi si possa opporre una qualsiasi resistenza (toccherà a Ulisse, naturalmente, escogitare un piano per sconfiggere con l astuzia un mostro altrimenti invincibile). Di fronte alla morte Un ambito privilegiato del fantastico e dell orrore è quello della soglia tra la vita e la morte: una soglia sempre problematica da varcare in una direzione, sconvolgente quando viene attraversata nell altra. Tali circostanze sono qui rappresentate dai brani tratti dall Apokoloky`ntosis di Seneca e dal Bellum civile di Lucano: nel passo di Seneca il coinvolgimento di entità divine le Parche nel momento della morte di un essere umano (nella fattispecie, dell imperatore Claudio) è volta in burla, coerentemente con l intento satirico proprio dell opera (à T3); in quello di Lucano, le pratiche negromantiche si caricano, nella figura della maga Erichto, di una componente di voluttà abietta e quasi sadica, che ne amplifica e ne ispessisce l orrore (à T4). Lette una a fianco all altra, le due scene rappresentano bene anche due possibili reazioni il riso apotropaico e il terrore assoluto che caratterizzano, probabilmente in tutte le culture, il rapporto dell uomo con la dimensione della morte. Il significato dei miracoli Il fantastico può avere anche significato simbolico, specie in ambito mistico-religioso: è il caso delle incredibili peripezie vissute da Lucio, il protagonista delle Metamorfosi di Apuleio, che, da giovane appassionato di arti magiche, finisce per essere trasformato in un asino e solo dopo molto tempo può tornare nella sua forma umana, nella scena qui proposta (à T5). L intero arco narrativo che copre le sue vicende, così come molte delle novelle e delle favole raccontate al suo interno, può essere interpretato come una grande metafora della vita dell individuo, che, dopo aver conosciuto gli aspetti più bassi dell esistenza ed essersi degradato fino a una condizione semianimalesca, grazie alla conversione (in questo caso, alla religione di Iside) giunge all illuminazione della fede e alla liberazione dagli istinti più bestiali. Duemila anni fa come oggi, il ricorso al racconto fantastico e soprannaturale si rivela, per certi aspetti, il modo più incisivo ed efficace per parlare delle realtà profonde dell animo umano. 665

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale