T3 ITA - Un espediente ben riuscito

L autore Apuleio T3 Un espediente ben riuscito tratto da Apolog a 100 italiano Apuleio conclude la propria difesa ricorrendo a un abile stratagemma: dichiara, infatti, che l erede principale di Pudentilla è proprio il figlio Sicinio Pudente, l individuo che lo ha citato in tribunale, e invita a verificare aprendo il testamento della donna. Tale verifica, però, è irrealizzabile perché secondo il diritto romano non si può procedere all apertura di un testamento se il testatore è ancora vivo. In questo modo Apuleio può rigettare le accuse, scaricando l onere della prova sul suo accusatore, che è implicitamente chiamato a spiegare quale motivo avesse l imputato di ricorrere alle arti magiche. 5 10 15 20 (Al segretario) Da qua il testamento fatto dalla madre in favore del figlio che le si era dichiarato così ostile: le parole una per una le dettavo io accompagnate dalle preghiere. E costoro mi chiamano predone! Massimo, da ordine che si rompano i sigilli:1 troverai che erede è il figlio, a me è stata lasciata non so che bazzecola, per pura convenienza, perché se le fosse successo qualche cosa di male non mancasse il nome del marito nel testamento della moglie. (A Sicinio Pudente) Piglia dunque il testamento di tua madre, un testamento davvero contro le regole , come no? In esso è escluso dall eredità il più affettuoso dei mariti ed è fatto erede il più malvagio dei figli, anzi per dirla giusta, non il figlio, ma la speranza di Emiliano, le nozze architettate da Rufino, tutta questa accolta di ubriaconi e di parassiti viene fatta erede. Prendilo, ti ripeto, perla di un figliuolo e, messe un po da parte le lettere amorose di tua madre, leggi piuttosto il testamento: se ha scritto qualcosa da pazza,2 lo troverai qui e proprio all inizio: Sia mio erede Sicinio Pudente, mio figlio . Lo riconosco, chi leggerà questo, dirà che l ha scritto proprio un pazzo. Erede è dunque codesto figlio che, proprio durante i funerali del fratello, raccolta una banda di debosciatissimi teppisti, voleva cacciare te dalla casa che proprio tu gli avevi donata; questo figlio che considerò un offesa intollerabile che il fratello ti lasciasse erede assieme a lui; questo figlio che subito ti abbandonò nel tuo lutto e nel tuo dolore e dal seno tuo fuggì presso Rufino ed Emiliano; egli che spesso ti oltraggiò in pubblico con parole e poi, aiutato dallo zio, coi fatti; che fece girare il tuo nome per i tribunali; che tentò di diffamare il tuo pudore pubblicamente con le tue lettere; che accusò di delitto capitale tuo marito che tu stessa ti eri scelta e che amavi perdutamente come egli stesso ti rimproverava? Apri ti prego, bravo ragazzo, apri il testamento: così avrai più facilmente le prove della pazzia di tua madre. (trad. G. Augello) 1. da ordine sigilli: in latino rumpi tabulas istas; l apertura di un testamento prima della morte del testatore era proibita dall interdictum de tabulis exhibendis. L affermazione di Apuleio è, dunque, indimostrabile. 2. se ha scritto da pazza: Apuleio fa più volte riferimento all insanitas, alla pazzia che, secondo l accusa, egli stesso avrebbe indotto in Pudentilla mediante il ricorso a filtri magici; la sua difesa consiste nello spiegare che, se di pazzia si tratta, essa favorisce Sicinio Pudente. 633

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale