Tua vivit imago - volume 3

L autore Apuleio Antonio Canova, Amore e Psiche, 1787-1793. Parigi, Museo del Louvre. ispirazione dalla metamorfosi di Lucio per il suo poema satirico in terza rima, L asino, rimasto però incompiuto. Nel resto d Europa le Metamorfosi conobbero vasta fortuna, fornendo temi e materiali per le opere di autori quali Edmund Spenser (ca 1552-1599), Pedro Calder n de la Barca (1600-1681), Jean de La Fontaine (1621-1695), William Shakespeare (15641616), Miguel de Cervantes (1547-1616), Molière (1622-1673). Gli elementi di maggior successo, ampiamente adoperati, sono il fantastico, la trasformazione del protagonista, e il suo percorso di crescita attraverso le varie disavventure; grande successo ebbe inoltre la favola di Amore e Psiche (à T9), più volte riproposta autonomamente in poemi, novelle, opere teatrali, sinfonie, melodrammi. Il fascino emanato da questa storia d amore l ha resa, inoltre, un soggetto molto diffuso nelle arti figurative: la vicenda dei due innamorati ha ispirato interi cicli pittorici e singole opere d arte, raffinate edizioni illustrate del romanzo, e, in tempi più recenti, finanche versioni a fumetti, creando una singolare continuità che ha negli affreschi di Raffaello (1483-1520) di Villa Farnesina, e nell Amore e Psiche di Antonio Canova (1757-1822) i capolavori più celebri. Le ragioni di questa grande popolarità vanno senza dubbio ricercate nella varietà di temi e nella piacevolezza con cui è costruito il testo delle Metamorfosi: la trama scorre agevolmente, i colpi di scena garantiscono il giusto ritmo, i dialoghi mantengono sempre un livello brillante, la presenza dell elemento fantastico affascina il lettore e lo lega alla narrazione. Non meno importante, inoltre, è l elemento realistico e a tratti antieroico: connota la vicenda di Lucio, un protagonista che percorre un vero e proprio cammino di formazione e, spinto dalla curios tas, si imbatte in avventure inaspettate. Tali caratteristiche, assieme alla peculiare composizione a incastro dei vari racconti, legano a doppio filo le Metamorfosi con il grande successo riscosso dal genere della novella a partire dal Trecento, garantendo il pieno ingresso di Apuleio all interno della letteratura europea moderna e contribuendo a porre le basi per la formazione del romanzo. Nel testo, infatti, i racconti fantastici di matrice popolare si intrecciano e si fondono in un racconto più ampio che vede il protagonista, un giovane inesperto desideroso di conoscere il sovrannaturale, attraversare una serie di vicissitudini caratterizzate da una straordinaria pluralità di toni e di voci: con questi tratti, l opera rappresenta un antecedente illustre per il romanzo picaresco (genere letterario nato in Spagna nella seconda metà del Cinquecento: i protagonisti, personaggi di umile estrazione sociale, raccontano in prima persona le proprie avventure) che proprio della novella e del romanzo moderno costituisce il punto di congiunzione. Leggere le Metamorfosi, dunque, significa confrontarsi con un testo e con un autore che anticipano una tendenza narrativa che attinge alla realtà quotidiana, dove il protagonista è l uomo comune alle prese con ciò che di ignoto c è nel mondo e nel proprio destino. Bartolomé Esteban Murillo, Il giovane mendicante, 1645. Parigi, Museo del Louvre. 625

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Età imperiale